domenica 11 aprile 2010

ELEZIONI REGIONALI, SUD PONTINO: COME FARSI DEL MALE NEL PDL

Indipendentemente da quale che sarà il risultato nel ballottaggio di Minturno, già si può dir che il PDL ha voltato pagina. La mancata conferma del consigliere regionale Del Balzo rappresenta in sé la novità più importante nel panorama politico: i voti che sono mancati alla sua elezione sono stati davvero pochi, e sono mancati soprattutto nel suo bacino elettorale. Sono mancati a Minturno, sono mancati a Santi Cosma e Damiano, sono mancati a Castelforte, sono mancati a Formia, e valutando la differenza in circa ottocento voti dall’ultimo dei non eletti, grande appare il rimpianto di non aver saputo cogliere questa possibilità, quella di eleggere un consigliere regionale che potesse essere punto di riferimento del PDL del Sud Pontino. Le cause possono essere tante, e non vale nemmeno la pena ritornare su di esse: ma valutazioni vanno colte su quello che è il futuro degli schieramenti politici nel sud pontino. Ancora una volta appare evidente la necessità di fare chiarezza sul ruolo dell’UDC: alleato a livello provinciale e regionale, costantemente avversario a livello locale. Ma questo ruolo passa i secondo ordine rispetto a quello rivestito di personaggi che rivestono ruli istituzionali: primo fra tutto mi viene in mente a quello dell’assessore provinciale Stefanelli, che dapprima attacca la giunta Sardelli sui rifiuti all’indomani della creazione del movimento Progetto Futuro, poi partecipa attivamente attraverso la costituzione di una lista con lo stesso nome alla campagna le elettorale di Minturno. Ma la fiducia a Stefanelli non deriva anche dai voti di conglieri PDL, e primo tra tutti del suo capogruppo dr. Graziano. Troppo spesso le istituzioni diventono il grimaldello per le campagne elettorali e per la propaganda: tutto questo è legittimo? Nuove regole vanno cercate, nuove regole vanno rispettate: e queste sono le prime risposte che deve dare la classe dirigente del PDL, sia locale che provinciale. Ma queste sono le risposte che deve dare il dr. Del Balzo, non a noi ma agli oltre novemila elettori che hanno posti la fiducia in lui. Il percorso è lungo, le difficoltà sono senz’altro maggiori di quelle della campagna elettorale trascorsa; ma il tempo che abbiamo davanti e i consensi avuti sono tali da garantire più di una speranza per il futuro. Buon lavoro.

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