mercoledì 13 luglio 2011

EVOTAPE: La rivolta dei lavoratori

San Cosma, le maestranze si sono sentite prese in giro da un progetto aziendale che si è vanificato

Gli operai hanno chiuso i cancelli e preparato gli idranti contro un tentativo di sgombero.



M AT T I NATA caldissima (e non solo per la temperatura) ieri nella sede della Evotape  di Santi Cosma e Damiano, dove gli operai non solo hanno confermato l'occupazione, ma si sono preparati anche per eventuali tentativi di sgombero.

La notizia dell'arrivo dei commissari inviati dal tribunale ha mandato in fibrillazione le maestranze che hanno

chiuso i cancelli e preparato gli idranti in caso di un tentativo di sgombero. Si era diffusa anche la notizia dell'arrivo delle forze dell'ordine, ma poi non si è verificato alcunché, anche se la tensione all'interno dello stabilimento era evidente. Tutti, a cominciare dai rappresentanti  sindacali, hanno deciso di continuare l'occupazione ad oltranza, con chiusura del cancello principale, dove stazionavano due operai, i quali controllavano ogni entrata ed uscita. «Era - ha dettoDario D'Arcangelis segretario della Filcem Cgil, presente in fabbrica - un'azione inevitabile, poichè è venuto meno il piano industriale. La reazione degli operai è legittima, perchè tutto si è arenato, nonostante uno dei funzionari, l'ingegnereDieter Hellmann disse che la Evotape resterà Evotape». In mattinata eragiunta notizia di una convocazione per oggi da parte della Provincia di Latina

alle rappresentanze sindacali, per conoscere lo stato delle cose. Secca la replica di D'Arcangelis, il quale ha rimarcato: «Come è possibile che, dopo otto mesi, si  stia ancora chiedendo a operai e sindacati come è la situazione? E' la proprietà che deve parlare con noi». La riunione è stata poi annullata. Sulla stessa lunghezza d'onda Pasquale Olivella, rappresentante sindacale della Cgil, il quale ha ribadito che la proprietà deve rispettare gli impegni assunti. «L'arrivo dei commissari inviati dal tribunale - ha detto Olivella – è una provocazione, perchè qui in fabbrica non entra più nessuno, sino a che la situazione non si sblocca».

Oggi, alle 14, nella sede della Confindustria di Formia, è previsto un incontro tra sindacati e azienda.

Chiara la posizione dei lavoratori e delle rappresentanze sindacali, confermata nell'assemblea interna di ieri mattina. Infatti

intorno a mezzogiorno le maestranze si sono ritrovate nell'aula dello stabilimento e qui è stata ribadita la posizione di tutti. «L'azienda - ha concluso Pasquale Olivella - intenderebbe ritornare al fitto d'azienda, ma noi siamo contrari perché ci vuole tempo, perchè si rischia il fallimento o il concordato. Non siamo contrari a diversificazioni di produzione, comeil fotovoltaico, ma l'importante è la ripresa dell'attività e l'occupazione dei lavoratori.Senza queste garanzie rimarremo sulle nostre posizioni».

Nel corso della mattinata è giunto in fabbrica anche il consigliere provinciale ed ex sindaco di Santi Cosma e Damiano, Franco Taddeo, il quale ha ribadito che  «senza la ripresa dell'attività, con conseguente occupazione di tutti i lavoratori, l'azienda non avrà alcun supporto dalle istituzioni».

Gianni Ciufo

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