venerdì 26 agosto 2011

FIBRILLAZIONE POLITICA A CASTELFORTE: INTERVIENE VINCENZO COVIELLO



SI allarga a macchia d'olio la questione politica a Castelforte, dopo le recenti dichiarazioni dei vari esponenti politici, intervenuti su quelle che potranno essere le alleanze per il futuro. Ieri è stata la volta di Vincenzo Coviello, capogruppo del Pdl di minoranza, il quale ha ribadito che «l'attuale compattezza della maggioranza è solo un'utopia in cui crede ancora il sindaco Gianpiero Forte». Coviello fa anche riferimento al documento, definito carta straccia, che tempo fa sottoscrissero i componenti dell'attuale maggioranza, i quali riconobbero all'Udc il candidato a sindaco. «Noi del Pdl di minoranza - ha detto l’esponente del Pdl – abbiamo già detto di essere disponibili a guidare la futura coalizione (è stato sottoscritto un documento in tal senso di cui abbiamo riferito nei giorni scorsi,ndr), ma possiamo fare un passo indietro e riconoscerci in un candidato a sindaco espressione di altre forze politiche o della società civile, politicamente non schierata. L'importante è che la futura coalizione abbia come obiettivo la reale gestione del nostro paese e metta al primo posto temi importanti, vicini ai cittadini e alla collettività, non certo ambizioni personali». Un'apertura chiara da parte dell'esponente di minoranza, che apre nuovi scenari e fa ipotizzare nuovi equilibri politici. «Nella formazione della futura lista civica - ha continuato Coviello – dovrà esserci posto per esponenti della minoranza e dell'attuale maggioranza, quella parte con la quale sinora è stato possibile un confronto serio e spassionato, che ha come principio politico il rispetto e il confronto degli avversari, in parole povere con le persone che mantengono la parola data e non cercano scuse per rinnegare il giorno dopo gli impegni presi. Molti - ha concluso Coviello - parlano a sproposito di documenti scritti e non resi pubblici, anche chi non avrebbe nessun titolo ad interessarsi delle scelte di altre forzepolitiche; a noi basta semplicemente la correttezza delle azioni pubbliche e la negazione di qualsiasi arrivismo o potere personale». Dichiarazioni criptiche, ma sino ad un certo punto, in quanto appare chiaro che la minoranza(o una parte di essa) sembra disposta a «dialogare» con la maggioranza (o meglio con una parte di essa). Se ciò dovesse avvenire si andranno a modificare gli attuali equilibri politici, con la probabile ripercussione all'interno di alcuni schieramenti politici.
Latina OGGI del 25.8.11

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