venerdì 12 agosto 2011

SPOSTAMENTO DEGLI AMBULATORI DA FORMIA A GAETA


Attivazione ambulatori specialistici sede di Gaeta

Si comunica che è in corso il trasferimento delle attività distrettuali attualmente garantite presso la sede distrettuale di Formia, via Caposele.

Tale programma prevede, come primo intervento, il trasferimento entro il 21.08.2011 delle attività ambulatoriali di medicina specialistica presso la nuova sede distrettuale di Gaeta sita al primo piano dell’Ospedale “Di Liegro”.

Sarà cura del personale di questa Struttura comunicare telefonicamente ai cittadini già prenotati presso la sede di Formia la variazione dell’ubicazione degli ambulatori, fermo restante giorno ed ora dell’effettuazione della prestazione prenotata.

Considerato che a volte non è possibile raggiungere telefonicamente gli utenti (per mancata o errata comunicazione all’ufficio prenotazione del recapito telefonico) si allega alla presente comunicazione un avviso per gli assistiti da affiggere nella propria sala d’attesa al fine di consentire una capillare informazione ai cittadini.

Si ringrazia per la collaborazione.



Il Responsabile U.O.C.

Servizi di Assistenza e di Prossimità

Dott. Antonio Fusco



(ndr: gli ambulatori interessati sono quelli di oculistica, endocrinologia, diagnostica  vascolare, cardiologia –visita, ecg ed ecocardio-, geriatria, neurologia, ortopedia, terapia del dolore e dermatolgia; mentre non sono attualmente coinvolti quelli di odontoiatria e ortodonzia.

Non si riesce a comprendere  della necessità del trasferimento a ridosso delle ferie del ferragosto, nel silenzio assordante della politica locale, con i sindaci allineati e coperti su questa scelta con la quale un bacino di utenza di circa cinquantamila persone viene  scippato di un servizio, dislocato in maniera sempre più decentrata rispetto alla stragrande maggioranza degli utenti.

Sono loro, ancora una volta a pagare i costi sociali di tale scelta, non bisogna  dimenticare che essa graverà sulle tasche dei  singoli utilizzatori di un trasferimento aumentato di circa venti chilometri, per non parlare dei disagi dovuti alla  dislocazione in una sede che non risulta essere l’ottimale in termini di un soddisfacimento da parte del servizio di trasporto pubblico.

Comprendiamo a fondo le necessità di razionalizzazione dei servizi in un momento di crisi in cui ogni cittadino è chiamato a fare la sua parte; ma non comprendiamo il silenzio dei sindaci ai quali tali scelte andavano spiegate,  in maniera che ne informassero i cittadini:

IL MODO E I TEMI DEL TRASFERIMENTO FANNO SOSPETTARE CHE TALE SCELTA ANCORA UNA VOLTA, GLI UNI E GLI ALTRI, LA DOVRANNO  SUBIRE!!!!)

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