martedì 18 ottobre 2011

I FEDELI IN RIVOLTA: FANNO DISCUTERE LE NUOVE NOMINE DEI PARROCI.

LA comunità parrocchiale di Castelforte è sul piede di guerra.
Nel mirino dei fedeli c'è l' arc ive scovo di Gaeta, Fabio
Bernardo D ' O n o r i o , c o n t e s t a t o per le decisioni adottate
e per aver, in un certo senso, ripristinato quell'unità p a s t o r a l e
adottata dal suo predecessore e da lui revocata.


La notizia della nomina «a scavalco» di don Fabio G a l l o z z i ,
parroco di Santi Cosma e Damiano, non è piaciuta ai fedeli, m o l t i d e i
quali domenica pomeriggio hanno a c c o m p agnato l'ex pastore di Castelforte don Cristoforo Adriano alla cerimonia d'ingresso a Penitro. I
«contestatori», riunitisi in un comitato spontaneo, sono intenzionati a rivolgersi ai vertici della Chiesa e non hanno nascosto il loro malumore all'arcivescovo, presente all'insediamento a Penitro di don
Cristoforo Adriano. «Noi - hanno detto i fedeli castelfortesi - non contestiamo don Fabio Gallozzi che sta a Santi Cosma e Damiano.

A noi va bene qualsiasi sacerdote, ma che sia il parroco del nostro Comune e non in condominio. Contestiamo il criterio utilizzato, in quanto il sostituto di don Cristoforo, don Riccardo Pappagallo, è rimasto a Pastena. E noi invece siamo qui senza un parroco nostro, con cinque chiese da curare. Una situazione particolare con Santi Cosma e Damiano e Castelforte, per anni in lotta per la questione territoriale, che ora hanno un unico
parroco. La nuova ripartizione, che secondo fonti ecclesiastiche sarebbe
temporanea, vedrebbe don Fabio Gallozzi parroco di Castelforte e Santi Cosma
e Damiano; la novità riguarda la comunità di Suio, affidata al sacerdote
di origine congolese don Floriberto, mentre Ventosa, frazione di Santi Cosma
e Damiano, sarà curata dai padri Trinitari. Un «rimescolamento» sperimentale, caratterizzata dalla separazione nei due Comuni, con Castelforte diviso dalla frazione di Suio e Santi Cosma e Damiano
dalla frazione di Ventosa.

«Il nostro ex parroco -hanno concluso i
componenti del comitato - si occupa di una sola chiesa a Penitro e noi, con
cinque chiese, dobbiamo veder divisi i compiti tra sacerdoti, tra l'altro incaricati di seguire altre parrocchie. Ora attendiamo risposte
concrete».
Gianni Ciufo

da latina oggi del 18.10.11


SINCERAMENTE NON SI RIESCE A COMPRENDERE L'ATTEGGIAMENTO DEL COMITATO, LO CHIAMEREMO A DIFESA DI PADRE CRISTOFORO: MOLTO PROBALBILMENTE HANNO UN'IDEA MOLTO CONFUSA DI CHE COSA SIA LA CHIESA. MODESTAMENTE è OPPORTUNO RICORDARE LORO UNA PARTE DEL "CREDO" CHE RECITA "CREDO....IN UNA CHIESA APOSTOLICA...", UNA CHIESA FONDATA SU QUELLI CHE SONO I DISCENDENTI DIRETTI DEGLI APOSTOLI, CIOè I VESCOVI, AI QUALI SI DEVE OBBEDIENZA, PRIMA ANCORA C HE RISPETTO, COME è NORMALE L'OBBEDIENZA E IL RISPETTO CHE SI DEVONO A UN BUON PADRE DI FAMIGLIA.
CHI SI PONE AL DI FUORI DI QUESTA IDEA, PENSO, SI PONE AL DI FUORI DELLA CHIESA, QUINDI AL DI FUORI DI OGNI POSSIBILITà DI POTER ESPRIMERE ANCHE UN'OPINIONE, ANCHE SE GIUSTA E RITENUTA SPENDIBILE A FIN DI BENE!!!
NEMMENO SI RIESCE A COMPRENDERE L'ATTEGGIAMENTO DEL COMITATO, CHE CHIAMEREMO A DIFESA DEL "VOGLIAMO IL SACERDOTE": SE PER TANTO TEMPO PADRE CRISTOFORO è STATO PARROCO DELL'UNITà PARROCHIALE CHE SVARIAVA DA SUIO A VENTOSA, PASSANDO PER LE PARROCHIE DI CASTELFORTE E SANTI COSMA E DAMIANO, PERCHè MAI DON FABIO NON PUò ESSERLO DI UN'UNITà MINORE, IN QUANTO VENTOSA E SUIO SONO STATI AFFIDATI AD ALTRI SACERDOTI????(MDC)

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