lunedì 3 ottobre 2011

Santi Cosma e Castelforte: Erano nemici, uniti per forza.




CASTELFORTE e Santi Cosma e Damiano non dovranno più «discutere» su confini, proprietà ed altro, ma dovranno consorziare i servizi per le sei funzioni previste dal decreto legge, ribattezzato manovra di Ferragosto.
Quindi il consorzio riguarderà le funzioni di polizia locale, settore sociale, gestione del territorio e ambiente (eccezion fatta per edilizia residenziale e piani di edilizia), funzioni generali di amministrazione, gestione e controllo, pubblica istruzione, viabilità e trasporti. Ai due Comuni resterà la gestione del 30% della spesa di bilancio, che sarà stimata in base all'ultimo conto di gestione, e l'urbanistica. Ma non è tutto perché la scure si è abbattuta sui tagli al consiglio
comunale, con Castelforte che vedrà gli attuali dodici consiglieri passare a sette, in quanto si tratta di un Comune al di sotto dei cinquemila abitanti. I magnifici sette opereranno con il sindaco eletto, che a sua volta potrà nominare un massimo di tre assessori.
Per Santi Cosma e Damiano, che conta più di cinquemila abitanti i consiglieri tagliati saranno due; l'amministrazione dei santi medici potrà infatti contare su dieci consiglieri più il sindaco eletto, che potrà nominare un massimo di quattro assessori. Una situazione che diventerà realtà già nella primavera prossima,
quando i cittadini dei due centri del sud pontino torneranno alle urne per la scadenza naturale della legislatura. E i due nuovi sindaci, per forza di cose, dovranno mettersi a tavolino e dare vita ad un consorzio ora disposto dalle nuove norme di legge.
G.C.

DA LATINA OGGI DEL 3.10.11

NDR: E’ abbastanza ottimistica la previsione che il notista di Latina Oggi fornisce: ma quello del consorzio dei servizi decretato per legge costituisce la vera sfida politica che due classi dirigenti, quella attuale e quella che verrà eletta nelle prossime elezioni dovrà affrontare.
Innanzitutto l’ambito dei consorzi verrà definito in sede regionale entro il 31 dicembre 2012, quindi in quella sede sarà battaglia!
Sarà battaglia non per un pregiudizio, ma per un’analisi attenta delle due situazioni economiche estremamente differenti nelle due comunità:
a Castelforte, c’è una grossa sproporzione tra il costo del personale e quello dei servizi, e dalla prossima annualità,se non erro, saranno sottoposti al vincolo del patto di stabilità; a Santi Cosma e Damiano il rapporto costo personale/costo dei servizi è proporzionalmente inverso a quello del comune contiguo, e da sempre i bilanci hanno dovuto rispettare le forche caudine del patto di stabilità, soddisfatto costantemente, eccezion fatta per un’annualità.


Quindi un consorzio tra i due comuni sarebbe estremamente penalizzante per il comune di Santi Cosma e Damiano, perché, se è vero, come è vero, che le spese generali devono essere consorziate nella misura del 70%, paradossalmente il costo dei servizi, e conseguentemente i servizi stessi, dovrà essere ridotto in quanto si dovranno innanzitutto coprire le spese del personale: i fondi del bilancio del comune di Santi Cosma e Damiano, e qui è il paradosso, dovranno in primo luogo essere indirizzati alla copertura delle spese del personale del comune contiguo.
Questa è la vera sfida che le due classi politiche dovranno affrontare, né il proporre un consorzio più grande, Minturno, Castelforte, Santi Cosma e Spigno, soluzione politicamente più forte e più auspicabile, è oggettivamente ipotizzabile, in quanto le stesse obiezioni sarebbero senz’ altro avanzate dagli altri comuni.
In definitiva primo passo in prescindibile della costituzione del consorzio appare la contrazione del personale del comune di Castelforte, così come un’analisi approfondita dei rendiconti di gestione non può essere trascurata e postposta!


Queste scelte saranno scelte forti e dolorose per le quali è invocabile una classe politica al pari forte ed adeguata: è questa la vera sfida che ci attende nei prossimi giorni. (mdc)

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