domenica 13 novembre 2011

LA SOGIN DIVENTA AMBIENTALISTA: SEMBRANO LONTANI I TEMPI DEL GENERALE JEAN, MA CI POSSIAMO FIDARE?




«SIAMO chiamati a realizzare la più importante bonifica ambientale nella storia di questo
Paese». Così ieri l’amministratore delegato di Sogin spa, Giuseppe Nucci, ha cominciato
la sua presentazione del piano industriale dei prossimi cinque anni che prevede investimenti
per 198 milioni di euro sui tre siti presenti nel Lazio e in Campania, cioè la centrale
di Sabotino e quelle del Garigliano e di Casaccia (Roma).


In concreto questo piano prevede la messa in sicurezza dei rifiuti radioattivi prodotti dallo
smantellamento degli impianti nucleari e dalle attività di medicina nucleare, industriali e di
ricerca; smantellamento degli edifici convenzionali con un potenziamento delle scelte tecnologiche per il decommissioning dei siti; nello stesso periodo verrà localizzato e realizzato
il deposito nazionale dei rifiuti radioattivi. Ciò che è stato illustrato ieri nel corso di
una conferenza stampa, cui ha preso parte anche il Prefetto D’Acunto oltre che rappresentanti
di tutte le categorie economiche e dei sindacati, è il frutto dell’esito del referendum che ha accelerato lo smantellamento in quello che fino a prima del voto (e dell’incidente in Giappone)
era un processo di messa in sicurezza in attesa di altre decisioni. Secondo i dati diffusi dallo stesso Nucci «nel primo semestre del 2011 Sogin ha incrementato del 50% le attività
di smantellamento degli impianti nucleari rispetto alla media del periodo 2007- 2010». La coincidenza con il periodo referendario non può essere casuale. E nel novero della percentuale entra di diritto l’abbattimento del pontile della nucleare a Sabotino, su cui Sogin ha realizzato un video a supporto dell’accelerazione dei processi di smantellamento.


Per gli appalti legati agli interventi vige da quest’anno un protocollo per la verifica della legalità sulle ditte partecipanti; appositi protocolli sono stati firmati con le Prefetture di Roma, Latina e Caserta al fine di garantire il massimo della trasparenza anche sugli eventuali subappalti.
Nel primo semestre di quest’anno sono stati contrattualizzati interventi per 82,8 milioni
di euro; nello stesso periodo del 2010 i contratti ammontavano a 25,9 milioni.

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