sabato 12 novembre 2011

PIANO CASA, "LE DOMANDE POSSONO PARTIRE": PRECISAZIONI DEL VICEPRESIDENTE REGIONALE LUCIANO CIOCCHETTI






«AL di là delle polemiche strumentali o meno, ciò che è importante è che produce un interesse e una mobilitazione incredibile che non ho mai
visto, dagli imprenditori ai singoli cittadini. Lo spirito della legge è: aprire un percorso nuovo. Ovvero non possiamo pensare di consumare solo terreno libero ma dobbiamo aprire il grande cantiere del patrimonio edilizio, affrontando così la sfida del futuro e aprendo un mercato importante sulla riqualificazione». Ha introdotto così il vicepresidente della Regione Lazio, Luciano Ciocchetti, l'incontro in Auditorium Parco della Musica dal titolo «L'ora dell'attuazione: la parola ai tecnici».
«L'aspettativa su questa legge è grandissima, sia in generale sia in particolare visto il momento delicato che stiamo vivendo. Il Piano Casa ormai è operativo - evidenzia il Presidente Ance Lazio, Stefano Petrucci - e lo dice il fatto che sia stato presentato dallo Stato un ricorso su alcune parti della legge. Questo significa che il resto della legge e' pienamente vigente. Naturalmente
c'è il problema del ricorso che dovrà essere risolto in sede di Corte Costituzionale».

«Come Ance - aggiunge Petrucci - ci aspettiamo grandi cose, ci sono molte iniziative che si stanno mettendo in moto. Rispetto alla vecchia legge sono stati incrementati i tempi di cubature per le demolizioni e ricostruzioni e sono state inserite alcune norme importanti riguardo i cambi di destinazione d'uso,
sia di edifici sia di aree. Poi c'e' l'aspettativa dei professionisti e dei cittadini sulle
problematiche dell'ampliamento. Altra cosa importante l'inserimento di snellimenti procedurali significativi che possono accorciare i tempi di approvazione dei progetti, che normalmente richiedono molti mesi o addirittura anni».
«Vedremo se il ministero Beni culturali ha questo strapotere oppure no. A dicembre in finanziaria porteremo alcune correzioni ma il Piano Casa e' vigente, possono quindi partire le domande.
Appena ci sara' un nuovo governo e sapremo con chi discutere cercheremo un
compromesso. Non sara' possibile pero' un compromesso sul tema dei piani paesistici perche' in questo caso c'e' un contrasto tra i poteri dello Stato e quelli e della Regioni». Lo affermato il vicepresidente della Regione Lazio, Luciano Ciocchetti, rispondendo a una domanda sul timore che alcune parti del Piano Casa restino ferme fino al giudizio della Corte Costituzionale.

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