venerdì 16 dicembre 2011

PRESENTATA DALLA REGIONE LA GUIDA ALL ATTIVITA VENATORIA NEL LAZIO




S’intitola “Guida all’attività venatoria nel Lazio” ed è il volume realizzato dall’assessorato alle Politiche Agricole della Regione Lazio e dall’Arsial con l’intento di fornire informazioni utili ai circa 55.000 cacciatori iscritti alle sei principali associazioni presenti e attive sul territorio regionale che a coloro che aspirano a diventarlo.

Presentata ieri a Viterbo dall’assessore regionale Angela Birindelli, la guida si compone di 236 pagine e fornisce una rassegna completa e chiara del mondo venatorio: dai divieti alle sanzioni previste; dalla preparazione dell’esame per il conseguimento della licenza di caccia alle armi e munizioni; dalla cinofilia alle iconografie delle specie, divise in cacciabili, protette e particolarmente protette. Una lunga sezione, infine, è dedicata alla legislazione vigente.

L’incontro viterbese è stato l’occasione per fare anche il punto sul calendario venatorio del Lazio e sulle attività che l’assessorato regionale sta portando avanti in favore del settore.

“Stiamo lavorando – ha dichiarato la Birindelli – ad una bozza che recepisce le indicazioni della sentenza del Tar del Lazio, laddove impone la chiusura anticipata della caccia alla beccaccia, i tordi e gli acquatici. Chiusura che verrà fissata al 19 gennaio anziché al 30 gennaio, come previsto in precedenza. Con questo provvedimento – ha aggiunto – eviteremo che la caccia a tali specie debba cessare il 20 dicembre, come chiesto dalla Lav e le altre associazioni che hanno presentato il ricorso accolto parzialmente dal Tar, contro il quale, comunque, presenteremo ricorso al Consiglio di Stato”. Sempre in relazione alla sentenza del Tar, l’assessore Birindelli ha annunciato che la Regione estenderà il divieto di utilizzo di cartucce tossiche, cioè con i pallini di piombo, attualmente in vigore nelle sole zone a protezione speciale, a tutte le aree umide del Lazio. Unica eccezione ammessa, la caccia al cinghiale.

L’assessore ha poi concluso annunciando che è in corso la modifica della legge regionale 17/95 “che stabilirà una chiara ripartizione delle competenze in materia faunistico – venatoria tra Regione e province; la definizione delle competenze e delle funzioni degli Atc, l’attribuzione delle competenze per il risarcimento dei danni causati dalla fauna selvatica”.

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