giovedì 8 dicembre 2011

TRAFFICO DI RIFIUTI, BLITZ DELLA GUARDIA DI FINANZA

UNA VERA e propria organizzazione transanazionale dedita al traffico di rifiuti speciali tra cui anche materiali pericolosi e pneumatici. Un giro di affari che secondo la Guardia di Finanza di Taranto che ha indagato insieme all'Agenzia della Dogana, sotto il coordinamento dalla Procura della Repubblica di Taranto e della Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce, ammonterebbe a ben 6 milioni di euro tra spese di smaltimento evitate e compensi in nero ottenuti durante le transazioni. I numeri del giro di affari sono 34 milioni di chilogrammi di rifiuti e circa 1.507 container colmi di materiali da smaltire. L’inchiesta partita da Taranto si è allargata a macchia d’olio in tutto il Paese e delle 54 ordinanze di custodia cautelare e delle oltre 60 denunce, due sono state emesse a carico di imprenditori pontini. Nella rete della Finanza infatti è finita anche la Del Prete srl e la Società Tecnologie Avanzate (ora Pfu-Eco Centro srl). Il ruolo dei soggetti pontini è al momento ancora al vaglio degli inquirenti che sono sulle tracce della organizzazione da circa due anni. In questo lasso di tempo le indagini si sono avvalse anche di numerose intercettazioni telefoniche e telematiche che nelle scorse ore hanno portato alla maxi operazione denonminata «Gold plastic». Il materiale plastico e gommoso infatti rappresentava per i membri del sodalizio un vero e proprio tesoro raccolto e smerciato in ben 13 regioni e anche oltre le frontiere italiane. In manette sono finiti anche imprenditori cinesi. Sembra infatti che gran parte del materiale da smaltire secondo procedure ben delineate, fosse destinato al mercato asiatico. L’affare consisteva nell’acquistare in Italia container di gomme e plastiche a prezzi irrisori per poi inviarli in Cina e in altri Paesi dove venivano rivenduti anche a prezzi 250 volte più alti ad aziende per il recupero energetico o per la realizzazione di altri prodotti che poi tornavano nel mercato europeo sotto forma di giocattoli, casalinghi, biberon e prodotti sanitari realizzati però, senza alcun trattamento preliminare in grado di garantire la sicurezza del prodotto finale e la sua non tossicità. Nella rete della Finanza sono finiti rappresentanti di società operanti nel settore del recupero e riciclaggio di rifiuti speciali, spedizionieri doganali e agenti di compagnie di navigazione e nei loro riguardi sono stati ipotizzati, a vario titolo, i reati di associazione per delinquere transnazionale finalizzata all’illecito traffico di rifiuti e falsità ideologica in atto pubblico.
G.B.

Da LATINA OGGI DEL 7.12.11

1 commento:

  1. PFU ECO-CENTRO S.R.L.: UN’AZIENDA “VERDE” ESTRANEA AL TRAFFICO ILLEGALE DI RIFIUTI

    SS. Cosma e Damiano (LT), 18/01/2012

    E’ stato ormai ufficialmente acclarato l’ingiusto coinvolgimento della PFU Eco-Centro S.r.l. di SS. Cosma e Damiano (LT) nell’inchiesta “Golden Plastic”, operazione resa nota dalla stampa nel mese di dicembre 2011, che ha visto interessate a vario titolo, su tutto il territorio nazionale, 21 aziende operanti nel settore del trattamento di rifiuti speciali, in particolare scarti di materie plastiche e gomma proveniente da pneumatici fuori uso (PFU).
    Ieri, infatti, l’Autorità Giudiziaria ha formalmente riconosciuto la totale estraneità dell’azienda e del suo management rispetto alle vicende che hanno generato l’inchiesta citata, a conferma del fatto che la PFU Eco-Centro S.r.l. opera con massimo impegno nel difficile mercato del recupero e valorizzazione dei rifiuti speciali, nel rispetto e in attuazione al Decreto Ministeriale 11 Aprile 2011 N. 82, attuativo del Decreto Ministeriale 152/2006 (obbligo di gestione di un quantitativo PFU pari all’immesso nel mercato del ricambio l’anno solare precedente).
    Operativa dal 2007, PFU Eco-Centro S.r.l. ha costantemente contribuito alla regolamentazione e alla professionalizzazione dell’industria dello smaltimento dei pneumatici fuori uso, un settore che in Italia è tuttora in fase di sviluppo, operando nei termini della licenza rilasciata dalla Provincia di Latina.
    Attraverso un processo di triturazione meccanica a freddo, pertanto senza impatto ambientale, l’azienda è in grado di ricavare una nuova MPS (materia prima secondaria), in particolare granuli e polvere di gomma, che può essere riutilizzata in vari settori industriali, principalmente edilizia e ingegneria stradale (asfalti modificati, barriere insonorizzanti e antierosione), edilizia civile (massetti e pannelli termoisolanti e fonoassorbenti), arredo urbano (dossi artificiali e cordoli di sicurezza), pavimentazioni per aree gioco e campi sportivi.
    L’azienda è accreditata e convenzionata con Ecopneus, società senza scopo di lucro creata dai principali produttori di pneumatici in Italia, operanti in base all’art. 228 del Decreto Legislativo 152/2006, per il rintracciamento, la raccolta, il trattamento e la destinazione finale dei Pneumatici Fuori Uso.
    A seguito della regolamentazione del settore con l’entrata in vigore del Min. 11 Aprile 2011 n. 82, in data 7 settembre 2011, Ecopneus ha selezionato tramite bando solo 25 aziende su 130 preesistenti, e PFU Eco-Centro S.r.l. è una di queste.

    Per informazioni:

    PFU Eco-Centro S.r.l.
    Via Provinciale Ausente, 15/17
    04020 SS. Cosma e Damiano (LT)
    Tel. (+39) 0771 675383 - Fax (+39) 0771 676088
    E-mail: pfuecocentro@pfuindustrie.com
    www.pfuindustrie.com

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