martedì 10 gennaio 2012

ALLARMANTI I DATI DELLA CHARITAS DI FORMIA: IN AUMENTO LA POVERTA'

EMARGINAZIONE so -
ciale, nomadismo e vagabondaggio
sono i fenomeni
all’insegna dei
quali inizia questo 2012
nella città di Formia. Aumenta
la povertà e l’indi -
genza non solo tra gli
stranieri e gli
immigrati, ma
in larga parte
anche tra gli
italiani. Formiani
uomini


le vittime in
particolar modo
colpite
dall’aggravarsi
della situazione
economica
internaz
i o n a l e e
nazionale. Il
risultato più
evidente del
dilagante fenomeno
riguarda
l’a um
e n t o d e i
l u o g h i
al l’aperto in
città, spesso
in aree centrali
a Formia,
dove le vittime
dell’emar -
ginazione e
della povertà
scelgono di prendere domicilio.
Come scoperto
solo pochi giorni fa nel
parcheggio multipiano
nell’area dell’ufficio postale
in via Vitruvio. Saranno
stati almeno una
trentina le persone che
vivevano lì dentro tra
evidenti criticità igienico-
sanitarie e sociali. E
così via, lungo tutta la
litoranea fino all’inizio
del lungomare a san Giulio.
Come nei pressi del
cavalcavia all’interno di
un capanno di plastica,
residuo di un’at tivi tà
commerciale ora chiusa.
E ancora nei pressi della
banchina del molo Azzurra
e sotto il ponte
della litoranea a pochi
passi dal mare nelle vicinanze
del cantiere navale.
Senza contare i luoghi
consolidati nelle aree in
degrado come la ex
D’Agostino, dove peraltro
qualcuno ha rischiato
di perdere la vita in seguito
a un recente crollo, l’ex mattatoio
o l’ex abbeveratoio di
via delle Fosse. Si tratta di
una vera e propria emergenza
che va aggravandosi, come
ricordato da don Antonio
De Arcangelis che si occupa
di gestire il centro Caritas
«Pallotti» di Castellone a
Formia. «Molti di coloro che
scelgono di vivere per strada
– ha commentato don Antonio
- lo fanno perché non
sono in grado di accettare le
regole della buona convivenza
che il nostro centro
cerca di far rispettare. Almeno
un 30 percento in più
negli ultimi mesi. Non vogliono
rientrare di sera entro
le 20 come chiediamo, e non
vogliono uscire prima delle
8 al mattino. Non rispettano
le norme igienico-sanitarie
perché vogliono vivere allo
stato brado. D’altronde le
situazioni di povertà stanno
aumentando specie tra gli
italiani uomini, maggiormente
ospitati e accuditi in
questi giorni, e noi dobbiamo
assistere tutti. Rispettiamo
le scelte di chiunque e
perciò il nostro vero obiettivo
è quello di risolvere i
problemi di ognuno, evitando
l’assistenzialismo grazie
ai centri di ascolto con psicologi
e assistenti sociali
che proponiamo, provando a
promuovere il rientro in patria
». E anche le unità di
controllo come le forze
dell’ordine sembrano avere
le mani legate di fronte a un
mondo fatto di persone che
vivono al limite tra legalità e
illegalità e verso le quali
sembra difficile agire perché
privi di strumenti idonei.
D’altra parte ognuno ha il
diritto di vivere come vuole
e come può, senza dimenticare
i propri diritti e doveri
nel rispetto della comunità
in cui ci si insedia.
Adriano Pagano
da LATINA OGGI DEL 9.1.12

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