venerdì 6 gennaio 2012

CARDILLO RIVENDICA UN CANDIDATO A SINDACO TARGATO PD

«IL candidato a sindaco di Castelforte deve
essere del Pd, considerata la forza politica del
partito, le competenze e le giuste esperienze
che sono presenti al suo interno». Questa l'affermazione
di Giancarlo Cardillo, consigliere
del Pd, che interviene sulla questione della
sfiducia dopo le dichiarazioni di ieri del sindaco
Gianpiero Forte, che ha sfidato i suoi oppositori
a raccogliere le nove firme necessarie per la
sfiducia. «Invito il sindaco -ha detto Cardillo- a
non sfidare la sorte addentrandosi in questioni
di numeri perchè come è evidente questi gli
danno torto e, quindi, mi affido al suo senso di
responsabilità che da sempre lo ha accompagnato
da quando ha iniziato a guidare il nostro
paese e lo invito anche a prendere atto di questa
nuova situazione che si è determinata all'interno
del consiglio comunale.

E' chiaro che questa
«spada di Damocle» della sfiducia che pende su
Gianpiero Forte va a ricadere sui cittadini, che
non sono amministrati con la serenità necessaria.
Io ho sempre affermato che mai avrei
firmato una sfiducia a questa amministrazione
della quale io ho fatto parte fino a pochi giorni
fa e soprattutto se a questa sfiducia non fosse
stato associato un serio progetto politico che
vedesse un candidato sindaco del Pd. Debbo
però constatare, mio malgrado, che la situazione
è effettivamente difficile da gestire e qualunque
decisioni io prendessi, rischierei di non fare
la cosa giusta pertanto; se io nel più breve
tempo possibile non registrassi una forte novità
nel panorama politico della città, una novità che
sia innovativa e determinante per le sorti del
nostro paese, mi vedrò costretto a rivedere
questa mia posizione. Spero che tutto questo
non accada e voglio ricordare a tutti che la mia
posizione politica e amministrativa, che porterò
all'attenzione del mio partito appena inizieranno
le riunioni pre-elettorali, non cambia e non
arretra di un millimetro. A Castelforte l'unico
candidato possibile non può che essere del Pd
e qualora mi trovassi di fronte a situazioni non
corrispondenti a questa mia linea, andrei per la
mia strada e -ha concluso Cardillo- mi impegnerei
alla costruzione di un progetto che sia
alternativo a quello che si starebbe preparando
e che mi vede in forte dissenso».
G.C.
DA LATINA OGGI DEL 5.1.12

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