giovedì 26 gennaio 2012

CUSANI SCRIVE ALLA POLVERINI.

Una lettera a firma del Presidente della Provincia di Latina Armando Cusani, avente per oggetto: “Legge di Bilancio Regione Lazio anno 2012 - Risorse assegnate all’Autorità dei Bacini Regionali del Lazio” è stata inviata oltre che al Presidente della Regione Lazio Renata Polverini, a tutti gli assessori e consiglieri regionali e a tutti i sindaci della Provincia di Latina, per sottoporre alla loro attenzione, “nella speranza vi si possa porre a breve rimedio,- si legge nella missiva di Cusani - le problematiche, disfunzioni e criticità che possono conseguire alla scelta di apportare drastici tagli alle risorse economiche assegnate all' Autorità dei Bacini Regionali del Lazio operata nel corso dell’ultima legge Regionale di Bilancio.”



“Come a Voi noto tale struttura svolge attività di pianificazione e programmazione rivolta in particolare alla conservazione e difesa del suolo, al mantenimento ed alla restituzione ai corpi idrici delle caratteristiche qualitative richieste per gli usi programmati, alla tutela delle risorse idriche ed alla loro razionale utilizzazione- scrive Cusani - Tali attività si sostanziano prioritariamente nella redazione del Piano di Bacino e nello specifico nell'aggiornamento del PAI. L'attività conoscitiva posta in essere dall'Autorità dei Bacini Regionali del Lazio rappresenta uno degli strumenti più utili per pianificare interventi di difesa del suolo. Ci permettiamo di far rilevare che tale attività, oltre ad essere strategica sotto il profilo della tutela dei valori territoriali ed ambientali, assume riflessi soprattutto sulla sicurezza delle persone fisiche relativamente a fenomeni legati al dissesto idrogeologico.”
“Ci permettiamo ulteriormente di far rilevare che i recenti eventi calamitosi che hanno colpito il nostro paese dovrebbero imporre una seria, attenta e serrata riflessione sull'utilizzo del suolo e sui pericoli legati a fenomeni di dissesto idrogeologico ed alluvionamenti.- continua il Presidente Cusani - Al fine di governare al meglio le dinamiche territoriali ponendo in essere atti di pianificazione coerenti ed anzitutto scientificamente corretti è indispensabile che l'Autorità dei Bacini Regionali del Lazio possa continuare a dar corso ad attività di studio e modellazione propedeutici agli stessi atti di pianificazione. A tal riguardo il Comitato Istituzionale dell'Autorità stessa, a fronte delle previste disponibilità economiche di circa 3.000.000,00 di euro inizialmente assegnate, aveva deliberato nel luglio dello scorso anno il programma delle attività 2011-2012. Questo, tra l'altro, prevedeva la "Definizione del bilancio idrico e Modellazione idrogeologica degli Acquiferi del Lazio - Sud" e la "Definizione della pericolosità idraulica in aree a scolo meccanico". Entrambi, per il territorio pontino, in considerazione della sua conformazione, rappresentano studi conoscitivi fondamentali per la pianificazione d’interventi di difesa del suolo. Gli stessi inoltre sgraverebbero le amministrazioni locali ed i cittadini dal costoso onere di pagare con proprie risorse studi atti a certificare l'assenza di pericolosità idraulica in aree a scolo meccanico.”
“La legge di Bilancio della Regione Lazio, di recente approvazione, ha ridotto l'assegnazione di risorse economiche per le predette attività dagli iniziali 3.000.000,00 di euro, ad euro 210.000,00 - conclude il numero uno di Via Costa- Tale scelta ha di fatto vanificato da un lato, l'attività di studio, pianificazione ed intervento dell'Autorità dei Bacini Regionali del Lazio, dall'altro le legittime aspettative del territorio Pontino di poter fruire di studi ed approfondimenti indispensabili per conoscere, e conseguentemente pianificare ed intervenire, il fenomeno del rischio idraulico e del dissesto idrogeologico. La riduzione drastica di risorse a cui Sono assoggettati gli molti, tra cui La Regione Lazio, impone inevitabilmente tagli e riduzioni nell'utilizzo dei danari pubblici. Questi, tuttavia, a nostro avviso, non possono prescindere da un'attenta e responsabile valutazione delle attività su cui far ricadere i tagli stessi.”

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