mercoledì 4 gennaio 2012

EMILIO TESTA E PD CHIEDONO LE DIMISSIONI DEL SINDACO FORTE

«E' ora che il sindaco si renda
conto che è giunto al capolinea, è
senza maggioranza, gli resta solo
scendere e dimettersi dignitosamente
».

Questo quanto affermato
ieri dal coordinatore e consigliere
del Pd di Castelforte, Emilio Testa,
che invita alle dimissioni
Gianpiero Forte. «Il sindaco - ha
detto Testa - con 7 consiglieri su
16 dalla sua parte, ha detto che è
ancora maggioranza, solo perchè
due consiglieri di minoranza erano
assenti al consesso civico che
riguardava la stabilizzazione dei
tre Lpu. Ma sogna ad occhi aperti?
Dobbiamo scrivere al prefetto
per chiedere se una minoranza
può continuare ad amministrare?
Il sindaco ha presentato un documento
che certifica l'impossibilità
dell'ente di stabilizzare tra 5
anni i tre Lpu, perchè nell'anno
precedente un solo dipendente è
andato in pensione e la sua retribuzione
è servita al prolungamento
dell'attività in servizio del
capo area dell'ufficio tecnico, cognato
dello stesso sindaco. E se
l'interessato al prolungamento
decide di andare in pensione nel
2012, in quanto le voci lo danno
candidato a sindaco? Tutto sembrava
formalmente corretto, solo
che i dipendenti andati in pensione
nell'anno precedente sono due:
un impiegato e un operaio, e non
uno. Si poteva sfruttare lo stipendio
risparmiato per il secondo
dipendente per procedere alla firma
del protocollo d'intesa per i tre
Lpu oppure no? Ci auguriamo -
ha concluso Testa - che i tre Lpu
trovino una soluzione; di certo i 7
consiglieri di maggioranza, divenuta
minoranza, hanno cercato in
tutti i modi di non firmare il protocollo
d'intesa, perchè il turn
over non è possibile». L'altro consigliere
del Pd Mario Di Bello,
assente in consiglio, ha inoltre
accusato il sindaco di aver convocato
la seduta in contemporanea
col presepe vivente che si svolge
a Suio da 17 anni e di cui lui è uno
degli organizzatori e protagonisti.
«E' stata - ha detto Di Bello - una
mancanza di rispetto nei confronti
dei cittadini di Suio accorsi alla
manifestazione che mi ha impedito
di partecipare alla seduta,
durante la quale avrei potuto dare
il mio contributo».
Gianni Ciufo

DA LATINA OGGI DEL 3.1.12

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