giovedì 12 gennaio 2012

IPPODROMO DEL GARIGLIANO: GLI ADDETTI SPOSTANO LA PROTESTA A ROMA

CIRCA cinquanta operatori del
settore ippico del sud pontino
parteciperanno alla manifestazione
di protesta che si terrà
domani, giovedì 12 gennaio, in
piazza Montecitorio a Roma.


La conferma è avvenuta ieri,
quando è stato ufficializzato
che il Comune di Santi Cosma
e Damiano, ha messo a disposizione
un autobus che condurrà
allevatori, titolari di impianti,
driver, e lavoratori del settore,
davanti al Parlamento per protestare
contro i gravi tagli imposti
dagli ultimi provvedimenti governativi,
che rischiano di assestare
un colpo mortale a tutto il
movimento, con perdita di posti
di migliaia di posti di lavoro,
parte dei quali nel sud pontino.
Infatti proprio nella zona meridionale
della provincia pontina
il settore può contare su un
ippodromo e su alcuni allevamenti,
che impiegano numerosi
lavoratori, che domattina saranno
presenti a Roma. Il Comune
di Santi Cosma e Damiano, che
ospita impianti ippici ed allevamenti
sul proprio territorio, ha
dato il massimo appoggio agli
operatori ippici e «di questo - ha
detto Luca D'Angelo, amministratore
delegato dell'impianto
sportivo - vogliamo ringraziare
l'amministrazione che, sin dal
primo momento, ci è stata vicina
in questa nostra battaglia,
dove sono in gioco tanti posti di
lavoro». Già nei giorni scorsi il
Comune pontino aveva sostenuto
la manifestazione pacifica
dei lavoratori dell'ippodromo,
che si erano radunati all'esterno
del palazzo comunale. Un'altra
manifestazione è prevista questa
mattina alle 12, in piazza
Mastai a Roma, davanti la sede
dell'amministrazione autonoma
dei Monopoli di Stato, ma
quella indetta a livello nazionale
è stata fissata per domani e
proprio davanti alla sede del
Parlamento. Come è noto sono
attualmente sospese le corse in
tutti gli ippodromi italiani, nonostante
i numerosi incontri dei
giorni scorsi con i rappresentanti
istituzionali. La mobilitazione
si accentua col passare
dei giorni ed è sempre più evidente
la contestazione nei confronti
delle istituzioni per la
gravissima crisi, frutto, secondo
gli operatori ippici, della
scellerata gestione congiunta
del settore da parte dei Monopoli
di Stato e Ministero Agricolo.
Oltre ai lavoratori, allevatori
e titolari di impianti (si
prevedono circa ventimila persone),
domattina arriveranno a
Roma anche numerosi cavalli
da corsa. La manifestazione sarà
preceduta da una conferenza
stampa dei rappresentanti del
comparto ippico condotta da
Marino Bartoletti, noto giornalista,
da sempre vicino al mondo
dell'ippica, che da sempre
vive sulle scommesse. Per l'anno
in corso si prevede una riduzione
delle entrate di oltre il
40%. Da 4 anni il volume delle
scommesse si riduce ogni anno
del 15-20%, in controtendenza
rispetto agli altri giochi; si è
cercato solo di bilanciare tale
calo con contributi governativi
senza peraltro far nulla per correggere
i gravissimi errori del
«sistema scommesse Italia», ripetutamente
denunciati dalle
società di corse e da tanti altri
operatori. Per questo gli operatori
del settore ritengono che
non si è voluto rilanciare e salvare
l’ippica italiana. In realtà
quei contributi devono essere
considerati un «risarcimento»
per i danni causati da AAMS
(Amministrazione Autonoma
dei Monopoli di Stato) e dall'ASSI
(Agenzia per lo Sviluppo
del Settore Ippico) alle
scommesse ippiche; un «riconoscimento
» e una «remunerazione
» per aver utilizzato le reti
«ippiche» per il lancio di gran
parte del «gioco pubblico». Da
rilevare che il bilancio 2011 è di
oltre 80 miliardi di movimento,
di cui circa 12 sono finiti nelle
casse dell'erario.
Gianni Ciufo

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