mercoledì 25 gennaio 2012

PIANO REGIONALE DEI RIFIUTI: PER I COMUNI DEL SUD PONTINO FINALMENTE E’ PREVALSO IL BUON SENSO, ADERIRANNO ALL’ATO DI FROSINONE, DOPO CHE PER ANNI L'EX COMMISSARIO MARRAZZO HA FATTO ORECCHIO DA MERCANTE.

Il consigliere Galetto, invece, rivendica meriti che risalgono a quando rivestiva il ruolo di assessore all'ambiente nel comune di Latina!


IL Consiglio regionale del Lazio ha approvato, nei giorni  scorsi, il piano di gestione dei rifiuti del Lazio. Si tratta di una proposta di deliberazione consiliare adottata dalla giunta regionale attraverso una delibera del 20 maggio scorso. Il Piano Rifiuti

approvato oggi porterà finalmente il Lazio a scongiurare l'emergenza rifiuti. Il Consigliere Regionale del Pdl Stefano Galetto è particolarmente soddisfatto del risultato raggiunto in quanto “il Piano avrà importanti benefici soprattutto sulla

nostra provincia pontina”. Da anni la Regione attendeva l'approvazione del piano rifiuti. “Si tratta di un Piano che offre risposte a un problema difficile e delicato come quello della gestione dei rifiuti – commenta il Consigliere Regionale del Pdl

Stefano Galetto – Dopo il Piano Casa e il bando di concorso per la Roma-Latina, la maggioranza di centrodestra incamera un nuovo grande risultato, con un progetto del settore rifiuti atteso da anni. E vorrei ricordare che tutto ciò avviene nonostante una

fase di crisi economica mondiale, che ha comportato enormi sacrifici anche per le casse regionali, che hanno subito tagli pesanti. Ma l'impegno di risolvere

un problema grave che interessa milioni di cittadini, non poteva essere messo da parte”.

Il nuovo Piano Rifiuti del Lazio ha come obiettivo primario quello di potenziare la Raccolta Differenziata e iniziative di prevenzione, recupero e riuso dei rifiuti, così da ridurne la produzione. Nelle discariche, compresa quella di Borgo Montello, confluiranno solo rifiuti trattati.

Il piano, inoltre, individua 5 Ambiti Territoriali Ottimali (Ato) entro i quali organizzare i servizi di raccolta e smaltimento.

L'Ato di Latina comprende anche Anzio e Nettuno, ma non comprende, per loro esplicita richiesta, i Comuni di Minturno, Gaeta, CastelForte, Spigno Saturnia

e Santi Cosma e Damiano, che hanno aderito all'Ato di Frosinone. Il nuovo Piano mantiene l'impegno sull'emancipazione dalle discariche e permetterà di chiudere il ciclo in maniera virtuosa. La nuova  impiantistica garantita dal Piano Rifiuti porterà la Regione Lazio a dotarsi di strumenti all'avanguardia  per la gestione e il riuso

dei rifiuti urbani. Il piano punta, infatti, ad un incremento non solo quantitativo, ma soprattutto qualitativo della raccolta differenziata, in modo tale da garantire

il perfetto riutilizzo dei rifiuti e contribuire alla progressiva chiusura delle discariche.

A riguardo, il Consigliere del Pdl Stefano Galetto ricorda poi come “il nuovo piano rifiuti avrà un impatto importante anche per la provincia di Latina. Mi piace ricordare che il capoluogo pontino ha raggiunto oltre il 30% di raccolta differenziata e

questo anche grazie al progetto in merito da me avviato quando ero Assessore all'Ambiente del Comune di Latina”. “Un progetto per aumentare la raccolta differenziata del 20 per cento nella provincia di Latina e, al contempo, produrre energia ve r d e ”. È questo, nelle parole dell’assessore regionale Aldo Forte, l’oggetto di un emendamento da lui promosso al Piano Rifiuti approvato dal Consiglio regionale del Lazio.

Il Piano Rifiuti persegue, fino al 2017, tre obiettivi: riduzione alla fonte della produzione di rifiuti, raccolta differenziata al 65 per cento dal 2012 e realizzazione

di un sistema integrato di impianti di recupero e smaltimento.

Per la gestione dei rifiuti, il Lazio è stato ripartito in cinque ambiti territoriali ottimali

(Ato), corrispondenti in linea di massima ai territori delle province.

All’interno di ciascun Ato andrà garantita l’autosufficienza degli impianti di trattamento meccanico biologico (Tmb) e delle discariche. A tal riguardo, il piano non indica direttamente le aree idonee ad ospitare gli impianti, ma fissa –

come previsto dalla legge – i criteri per la loro localizzazione da parte delle Province.

In questo quadro generale, l’emendamento promosso dall’assessore regionale Forte

prevede la possibilità di realizzare un progetto per la produzione di energia verde dal riciclo dei rifiuti dei maggiori mercati ortofrutticoli regionali, tra cui quelli di Latina. Si parte dal recupero degli scarti di frutta, verdura e ortaggi non più commercializzabili.

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