domenica 22 gennaio 2012

UN PIANO PER I RIFIUTI CHE PREVEDA LA PRODUZIONE DI ENERGIA VERDE.

Un progetto per aumentare la raccolta differenziata del 20 per cento nella provincia di Latina e, al contempo, produrre energia verde”. È questo, nelle parole dell’assessore regionale Aldo Forte, l’oggetto di un emendamento da lui promosso al Piano Rifiuti approvato dal Consiglio regionale del Lazio. Il Piano Rifiuti persegue, fino al 2017, tre obiettivi: riduzione alla fonte della produzione di rifiuti, raccolta differenziata al 65 per cento dal 2012 e realizzazione di un sistema integrato di impianti di recupero e smaltimento. Per la gestione dei rifiuti, il Lazio è stato ripartito in cinque ambiti territoriali ottimali (Ato), corrispondenti in linea di massima ai territori delle province.



All’interno di ciascun Ato andrà garantita l’autosufficienza degli impianti di trattamento meccanico biologico (Tmb) e delle discariche. A tal riguardo, il piano non indica direttamente le aree idonee ad ospitare gli impianti, ma fissa – come previsto dalla legge – i criteri per la loro localizzazione da parte delle Province.
In questo quadro generale, l’emendamento promosso dall’assessore regionale Forte prevede la possibilità di realizzare un progetto per la produzione di energia verde dal riciclo dei rifiuti dei maggiori mercati ortofrutticoli regionali, tra cui quelli di Latina. Si parte dal recupero degli scarti di frutta, verdura e ortaggi non più commercializzabili. Senza farli entrare nel tradizionale ciclo dei rifiuti, vengono raccolti direttamente in appositi contenitori in cemento riscaldati chiamati ‘digestori’, che funzionano come un vero e proprio stomaco. All’interno dei digestori, sotto l’azione dei batteri, i rifiuti producono biogas che, trattato e accumulato, può essere utilizzato come combustibile per la produzione di energia elettrica.
“Questo progetto – spiega Forte – si basa su uno studio realizzato sui mercati ortofrutticoli di Latina e di Fondi. Si tratta di un processo virtuoso, dal doppio vantaggio. Da un lato, si produce energia verde che non inquina. Dall’altro, si dà un forte impulso alla raccolta differenziata, verso l’obiettivo del 65 per cento previsto dal Piano Rifiuti. Lo studio, infatti, ha dimostrato che grazie al solo recupero dei rifiuti dai mercati ortofrutticoli la differenziata aumenta di ben venti punti percentuali. Il tutto attraverso impianti moderni e a bassissimo impatto ambientale”.
“In più, - aggiunge Forte – questo progetto ha anche un terzo vantaggio, tutto a favore di chi produce energia verde che in cambio ottiene dei titoli negoziabili come forma di incentivazione: i cosiddetti ‘certificati verdi’”.
Cosa sono? Se un impianto produce energia emettendo meno anidride carbonica di quanto avrebbe fatto un impianto alimentato con fonti fossili, il gestore ottiene dei ‘certificati verdi’ che può rivendere (a prezzo di mercato) a quelle industrie o attività che pur obbligate a produrre una quota di energia mediante fonti rinnovabili non lo fanno.
“Con il nuovo Piano regionale – conclude Forte – si apre, quindi, un nuovo corso per la gestione dei rifiuti anche nella provincia di Latina. Dai rifiuti come emergenza ai rifiuti come risorsa, a cominciare proprio dalla produzione di energia verde. Un Piano che, a dieci anni di distanza dal precedente, allontana il ‘rischio Campania’ e punta alla chiusura del ciclo della gestione dei rifiuti. Ancora una volta la Giunta Polverini fa uscire la nostra regione dall’immobilismo del passato, attuando un’altra riforma strutturale che anche la nostra provincia chiedeva da tempo”.

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