martedì 7 febbraio 2012

CASTELFORTE. SI SPACCA L'ASSE UDC-PD


SI spacca l'asse Udc-Pd a Castelforte, dopo il movimentato consiglio

comunale dell'altra sera, che ha visto i sei consiglieri di minoranza

sottoscrivere un documento (letto da Mario Di Bello del Pd) nel quale

viene condannato il comportamento dell'Udc, schieramento accusato di

non aver rispettato gli accordi presi. Come noto una parte dell'Udc, in

accordo con Pd e una parte del Pdl, avrebbero dovuto dare vita ad una

coalizione civica con Patrizia Gaetano, che si sarebbe misurato con

Salvatore Forte, sostenuto dall'altra parte della Vela. Dopo non poche

polemiche le due anime del partito si sono riunite con l'intervento del

segretario provinciale. Un intervento che ha visto l'azzeramento degli

aspiranti candidato a sindaco, con l'Udc che punterebbe su Angelo

Felice Pompeo. E quest'ultimo e il sindaco Forte, hanno spiegato che c'è

stato un chiarimento e quindi il partito ha ritrovato l'unità di intenti. Nel

corso dei vari interventi degli esponenti della minoranza (costituita da

Vittorio Ciorra, Mario Di Bello, Emilio Testa, Giancarlo Cardillo

(Pd),Vincenzo Coviello e Vincenzo Gagliardi entrambi del Pdl di

opposizione) è stato fatto notare che il sindaco si è alleato con chi aveva

firmato per mandarlo a casa. Giancarlo Cardillo, che potrebbe essere il

candidato a sindaco della lista civica Pd-Pdl, ha annunciato che chiederà

un incontro al prefetto perchè è a rischio l'assetto delle istituzioni. Nel

documento si chiede ai tre esponenti dell'Udc Gaetano, Fusco e Pompeo

(usciti dalla maggioranza e poi rientrati dopo la pax) se condividono

ancora il programma che doveva dare a Castelforte una nuova amministrazione

e cosa intendono fare della lista da presentare alle prosime

elezioni, che comprendeva quelli che erano i componenti della minoranza.

Uno strappo che preannuncia un diverso equilibrio delle parti che

vedranno il Pd correre con il Pdl di minoranza. Il documento sul piano

casa, per il quale tempoi fa gli allora componenti di minoranza chiesero

la convocazione del consesso, è stato approvato.

G.C.
DA LATINA OGGI DEL 2.2.12

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