domenica 18 marzo 2012

CASTELFORTE: anche Maurizio Cinquanta risponde a Cardillo.

Continua a formularsi domande l'ex assessore Cardillo, ormai dimissionario da circa sei mesi, in riferimento alle varie e sempre più numerose iniziative che stanno prendendo corpo nell'ambito dei “servizi sociali”. Quali dovrebbero essere le risposte a quelle che restano “solo” e “sempre” parole di un ex componente di una valida, -Cardillo non l'ha mai rinnegata-, amministrazione comunale uscente?



La gestione dei servizi e di quelli sociali in particolare ha da sempre avuto a Castelforte una grande attenzione da parte di tutte le amministrazioni comunali e da parte di tutti i suoi componenti, compreso l'intero consiglio comunale.
Si deve ammettere, infatti, che l'intero consiglio comunale non ha mai fatto “speculazione politica” quando si è intervenuti nel sociale. Quando ci sono state delle critiche non sono mai state così disfattiste ma sono sempre state orientate a costruire in maniera propositiva.
Non è condivisibile, pur considerando il clima da campagna elettorale, che passi un messaggio non veritiero e sostanzialmente strumentale nei confronti della cittadinanza ma, soprattutto, nei confronti di chi ha più “bisogno” di certi servizi e certe attenzioni.
Le varie esigenze che scaturiscono dal “sociale” non possono e non devono sottostare a personalismi che sono la negazione più completa del bene comune. Il bene comune, infatti, va sempre perseguito con attenzione soprattutto quando si parla del sociale.
I personalismi, infatti, sono “velleità di tempi passati” che non sono, grazie a Dio, più accettabili. Il consigliere Cardillo continua, invece, a non tenere in considerazione i risultati oggettivi che questo assessorato sta ottenendo. Nel suo immaginario egli continua a pensare che, se certi servizi proseguono e si migliorano, come è giusto che sia, i cittadini non gli riconosceranno la sua “indispensabilità”.
Ormai Cardillo si è rivestito del ruolo più di censore che si politico senza rendersi conto che parla del “niente” pur sapendo che questa amministrazione sta continuando a dare risposte ai cittadini proprio perché certi obiettivi, anche da lui condivisi, si stanno raggiungendo nel rispetto del programma elettorale presentato cinque anni fa.
Fare politica, certo, da la possibilità di criticare, di valutare, di commentare l'operato degli altri ma quando si usano paroloni come il “niente” per non ammettere dati di fatto e che sono sotto gli occhi di tutti, viene a tutti da pensare: ma Cardillo dopo le sue dimissioni avrebbe preferitop il niente?

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