venerdì 27 aprile 2012

EVOTAPE: IL FALLIMENTO!


CRONACA DI UNA MORTE ANNUNCIATA.

Lo sottolinea il segretario

provinciale della Cisl

Roberto Cecere. «Una

vertenza che aveva preso

una brutta piega e che è

stata gestita male, con 140

operai rimasti senza lavoro.

Nonostante l’ enco -

miabile l'impegno degli

operai che hanno intenzione

di voler creare un

«auto-impresa», ma le

difficoltà non sono poche,

a cominciare dal rientro in

un mercato caratterizzato

da una crisi che sta investendo

tutti i settori. Oggi

non è più pensabile poter

fare quello che era possibile

subito dopo la chiusura

e la strada è in salita.

Noi, come organizzazione

sindacale, non abbiamo

mai creduto alle fantasie

dell'amministratore

delegato e lo avevamo

detto a suo tempo. Oggi -

chiarisce Cecere - purtroppo

la situazione è difficile.

Noi assisteremo i lavoratori

- ha continuato Cecere

e presenteremo una richiesta

unitaria con le alt

r e o rg a n i z z a z i o n i

sindacali di un incontro

col curatore fallimentare,

l’avvocato Vincenzo

Manciocchi, per capire

come stanno effettivamente

le cose.» Gli stessi

operai avranno un anno in

più di cassa per il fallimento

disposto dal tribunale,

che ha già fissato la

prima udienza al prossimo

22 novembre. Con la

dichiarazione di fallimento

scompare una delle più

grandi realtà industriali

del sud pontino, anche se,

come ha sottolineato Cecere,

c'è la volontà degli

operai di voler ripartire in

proprio. Una vertenza,

quella dell’Evotape, che

si trascina da un anno e

mezzo. Ripresa dell'attività

con diversificazione

della produzione, la Evolution

131 con New Company

che rilevava l'attività

etc.

La verità è che ora lo

stabilimento è fermo e

con un fallimento decretato.

La forza delle maestranze,

nonostante le tante

vicissitudini, è quella di

poter far ripartire una fabbrica

che fa parte della

storia industriale di tutto il

sud pontino.

Gianni Ciufo

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