sabato 5 maggio 2012

Cinque buone ragioni per scegliere l’originale, preferendolo alle imitazioni!




La competizione elettorale che porterà il nuovo sindaco di Santi Cosma e Damiano oramai guarda a lunedì pomeriggio, quando si apriranno le urne.

E’ necessario, però, armarsi di coraggio ed abbandonarsi non ai sentimenti, ma alla ragione; e questa ci indica cinque buone ragioni per preferire nell’urna Franco Taddeo a Vincenzo Di Siena.

Perché il primo motivo che ci induce a preferire Franco Taddeo è proprio la storia politica e amministrativa di ciascuno dei due candidati: da una parte i risultati di due legislature, dall’altra l’immobilismo narcisistico che ha bloccato completamente il paese, con ripercussioni tanto più evidenti, in quanto il tutto è avvenuto in un momento generale di crisi. La scelta principale che l’elettore dovrà effettuare è proprio questa: chi dei due è quello che è in grado di far riprendere il cammino del Nostro Paese? Chi ha più capacità amministrative? Chi è in grado di assicurare prospettive di crescita più favorevoli? Se affidiamo il tempo alla ragione della scelta, la croce nella cabina elettorale si affiancherà a Franco Taddeo!

Il secondo motivo ci ricollega al primo, in quanto connesso al progetto politico che ciascun candidato impersoni fica:  da una parte Franco Taddeo che affida se stesso ad un gruppo di amministratori, ai quali, poi, sarà affidato il futuro, e realizzare  il progetto di formazione di quella  che sarà la futura classe dirigente di Santi Cosma e Damiano! Dall’altra Vincenzo Di Siena, che ha costruito il suo progetto politico dapprima con l’alleanza politico-amministrativa con il Partito Democratico, e l’ingresso in giunta dell’assessore Cassetta, quindi cooptando una scelta politica di adesione del gruppo al partito di Michele Forte cosituendo un gruppone con  caratteristiche diverse (DI SIENA UDC/IANNIELLO UDC), poi  mantenendosi un jolly nel PDL, quel Parentone, che da sempre ha interpretato il suo ruolo istituzionale in termini estremamente particolaristici e soggettivi, quindi imbarcando sul carro “tutto e il contrario di tutto” il cui collante è rappresentato dal furore anti-taddeiano: ma  gli interessi politici di ciascuna persona e di ciascun  gruppo, e nell’ambito dell’UDC di ciascun sottogruppo, sono talmente conflittuali che rendono perdente questo progetto qualunque sia il risultato elettorale!

Il terzo motivo è rappresentato dal tentativo del senatore Michele Forte di abbracciare, mortalmente, più realtà comunali, con quella politica dei due forni che ha fatto la fortuna, ma anche il declino del partito socialista negli anni ottanta: a Gaeta alleato con il PDL, a Minturno con il PD, a Castelforte con il PDL, a Santi Cosma e Damiano con il PD! Quale è il destino di queste autonomie se si compisse quel disegno? Quali sono gli interessi reconditi o palesi che hanno fatto uscire il Senatore dal “seminato formiano”? la croce che l’elettore porrà a fianco di Franco Taddeo significherà difesa estrema da ogni tentativo di interferenza esterna nell’ambito delle scelte dell’amministrazione locale!

Il quarto motivo è rappresentato dalla squadra che accompagna ciascun candidato: quella di Franco Taddeo ha potenzialità di armonia, impegno e professionalità, che sicuramente l’elettore andrà a premiare! Quella di Vincenzo Di Siena porta con sé i dubbi dei ruoli che ciascun gruppo e o sottogruppo ha rivendicato e andrà a rivendicare: se il vicesindaco sarà il dr.Ianniello, nell’ambito degli accordi già sottoscritti, quale sarà il ruolo di Parentone? Quale quello del PD, una cui esperienza analoga con Cardillo a CASTELFORTE è stata sconfessata chiaramente dalle attuali alleanze elettorali? Quale quella del buon Migliaccio, longa manus della politica castelfortese, scesa compatta a sostegno di Di Siena, dal sindaco uscente Forte, a Pasquale Fusco, al geometra Di Paola, al rappresentate dell’Italia dei Valori Antonio Fragasso? Il furore anti-taddeiano può anche servire a costruire una lista, ma non può servire per amministrare!

Il quinto motivo è quello più evidente: i programmi rappresentano l’impegno che ciascun candidato assume con la sua squadra di fronte al corpo elettorale! Allora perché l’elettore dovrebbe credere agli impegni che dice di assumersi  Vincenzo Di Siena per i prossimi cinque anni, quando non ne ha realizzati alcuno di quelli che aveva assunti nel 2007?

Di qui il titolo di questo scritto, da una parte abbiamo l’”originale”, dall’altra le “imitazioni”: se l’elettore con accortezza ripercorre queste cinque tappe, sicuramente troverà cinque ragione per scegliere l’”originale”, per scegliere Franco Taddeo!




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