giovedì 24 maggio 2012

CONSEGUENZE DEL VOTO: STEFANELLI DA ASPIRANTE SINDACO A CONSIGLIERE DIMISSIONARIO. MEGLIO CONSERVARSI L'ASSESSORATO PROVINCIALE.


IN apparenza sembra facile:

Gerardo Stefanelli (Udc) non è

stato eletto sindaco di Minturno,

dove era candidato, e si

dimetterà subito da consigliere

di minoranza, potendo così tornare

a fare l’assessore all’am -

biente a tempo pieno in Provincia.

Passaggi semplici eppure

inseriti in un contesto politico

che nelle ultime settimane ha

conosciuto pendii aspri nel

rapporto di maggioranza tra

Pdl e Udc esistente in via Costa

e in molti altri enti locali. Le

due formazioni si sono spaccate,

si sono accusate di nefandezze,

si sono sfiduciate a vicenda

nel corso della campagna

elettorale di Minturno; e

non è stata solo una battaglia

combattuta lì, bensì una guerra

che ha coinvolto direttamente

il consiglio e la

giunta della

Provincia. Tutti

i consiglieri del

Pdl e persino il

presidente Cus

a n i h a n n o

a p e r t a m e n t e

fatto il tifo per

Paolo Graziano;

i primi in una lettera hanno

duramente criticato il «loro»

assessore all’ambiente invitando

gli elettori di Minturno a

non votarlo e a scegliere, appunto,

Graziano, a sua volta

consigliere provinciale del Pdl.

Adesso che Graziano ha vinto

e Stefanelli ha perso, può davvero

tornare tutto come prima

senza che sia dato alcun peso a

quello che politicamente è accaduto

la scorsa settimana? Sì,

secondo il segretario dell’Udc,

nonché presidente del consiglio

provinciale, Michele Forte.

Ma questa è solo una dichiarazione

di facciata perché intanto

lunedì ci sarà una

riunione dell’esecutivo provinciale

dell’Udc e il primo punto

all’ordine del giorno ha un nome:

Stefanelli. Inoltre qualcuno

nel Pdl non ha esitato a

chiedere (pur se a bassa voce)

la testa dell’assessore all’am -

biente, dopo la frattura che si è

consumata su Minturno. Tanto

è vero che sulla più spinosa

questione ambientale al centro

dell’attenzione in questi giorni,

ossia il piano regionale rifiuti,

a Gerardo Stefanelli non è

stato consentito di dire neppure

una parola. Il piano è stato

ufficialmente «smontato» non

dall’assessore bensì dal presidente

della Provincia, Cusani;

lo stesso Cusani illustrerà personalmente

il ricorso al Tar

contro quel piano in una conferenza

stampa fissata per domani

e che non prevede (al momento)

la presenza dell’asses -

sore titolare della delega. Del

piano rifiuti e delle eccezioni

sollevate ha parlato in questi

ultimi due giorni diffusamente

il presidente della commissione

ambiente, Enrico Dellapietà

ma mai l’assessore che, comunque,

si può considerare assente

giustificato per le operazioni

di voto e scrutinio nella

sua città. Alibi più o meno

credibile che cadrà a partire da

domani e da subito si potrà

capire se Gerardo Stefanelli è

stato praticamente già esautorato

dal suo ruolo dal presidente

Cusani o se è solo una frizione

passeggera e tutto tornerà

normale al prossimo Consiglio.

Dove i temi ambientali

non mancheranno e si potrà

capire se la componente consiliare

del Pdl ascolterà ancora

l’assessore «sfiduciato».
DA LATINA OGGI DEL 24.5.12

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