mercoledì 23 maggio 2012

LARIO RUSSO: UNA STAZIONE FERROVIARIA PER TUTTI!


LA stazione ferroviaria di Minturno

Scauri dovrebbe assumere la denominazione

Minturno-Scauri-Santi

Cosma e Damiano- Castelforte-

Suio Terme.

La proposta giunge da Lario Russo,

responsabile degli Autonomi di

Centro per il basso Lazio, il quale

ieri ha inviato una lettera ai due neo

sindaci Patrizia Gaetano e Vincenzo

Di Siena.

I due primi cittadini sono stati

invitati di farsi promotori, attraverso

un atto formale dei rispettivi

Consigli comunali, presso il Ministero

dei Trasporti, Trenitalia e gli

altri enti competenti, di far aggiungere

la denominazione delle località

confinanti. Un’idea che nasce sulla

scorta di quanto accaduto a Formia e

Gaeta. Anche qui a partire da giugno il

cartello ferroviario a Formia sarà sostituito

includendo anche la scritta di

Gaeta. «Ciò - ha detto Lario Russo -

oltre a rendere minimamente giustizia

al nostro territorio, che è stato defraudato

e mai risarcito adeguatamente

dalla mancata ricostruzione della linea

e della stazione ferroviaria dopo la

seconda guerra mondiale, rappresenterebbe

un modo per pubblicizzare turisticamente

e non solo, un territorio, che

essendo posto nell’entroterra, rimane

spesso, meno noto di quanto invece

meriterebbe. A questo va aggiunto anche

che la stazione di Minturno è

di fatto il principale luogo di

riferimento per la mobilità dei

nostri pendolari e dei viaggiatori

che intendono raggiungere in autobus

la nostra zona. Pertanto -ha

concluso Lario Russo- un tale

riconoscimento, ope legis, della

nuova denominazione proposta,

aprirebbe anche una possibilità di

una diversa intesa con il Comune

di Minturno, per una definizione

delle tariffe di parcheggio, soprattutto

per i residenti di Castelforte

e Santi Cosma e Damiano,

che quotidianamente ne usufruiscono,

per motivi di lavoro e studio». Una

proposta che dovrà essere vagliata dagli

organi competenti, ma che presenta

una difficoltà: la lunghezza del nome

da inserire sui tabelloni della stazione.

G.C.

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