giovedì 31 maggio 2012

LEGGE DELEGA AI COMUNI PER LE AUTORIZZAZIONI PAESAGGISTICHE. IL COMMENTO DELLA CETRONE!






Il Consiglio regionale del Lazio

ha approvato a maggioranza

(40 voti favorevoli, 6 contrari,

una astensione) una legge

che delega ai Comuni il rilascio

delle autorizzazioni paesaggistiche,

previste per molti

interventi edilizi.

«La decisione di delegare le

funzioni di autorizzazione

paesaggistica ai Comuni della

regione servirà ad armonizzare

i processi, a decentrare le funzioni

e sburocratizzare quelle

procedure che hanno delle ricadute

in termini sociali ed

economici sul territorio». Così

il presidente del Consiglio regionale

del Lazio, Mario Abbruzzese,

a margine della seduta

d’aula di ieri «Ciò significa

soprattutto risposte

immediate per la collettività.

Ed è per questo che voglio

ringraziare il presidente della

Commissione Urbanistica,

Buonasorte, e tutti i consiglieri

di maggioranza e opposizione

che hanno portato avanti un

ottimo lavoro di coordinamento

attraverso il quale l’Aula ha

deciso di approvare la legge.

Come ha sottolineato l’asses -

sore Ciocchetti, già da tempo i

Comuni svolgono funzioni in

sub delega in materia ambientale.

A lui - ha aggiunto Abbruzzese

- il merito di aver

captato immediatamente l’esi -

genza di formalizzare e ampliare

queste funzioni che aiuteranno

tante imprese ad intraprendere

con maggiore

semplicità le attività imprenditoriali

che servono per poter

incidere sul territorio attraverso

opere urbanistiche. Di particolare

importanza, tra le nuove

deleghe, gli interventi di lieve

entità, quelli previsti dal Piano

Casa che siano realizzabili

previa denuncia di inizio attività,

quelli finalizzati al recupero

dei sottotetti esistenti,

l’istallazione di pannelli solari,

termici e fotovoltaici, opere di

pertinenze e impianti tecnologici,

nuove condotte di fognatura,

idriche, gas e linee elettriche.

Interventi che, interessando

tutta la cittadinanza,

creeranno un immediato riscontro

anche in termini di

sviluppo e di crescita. Sono

norme come queste - ha concluso

Abbruzzese - la risposta

più valida che possiamo dare ai

territori a livello legislativo».

«Fino ad oggi - ha spiegato

l'assessore all'Urbanistica Luciano

Ciocchetti - era la Regione

ad esaminare le domande.

Si tratta di una mole di lavoro

enorme, quando sono stato nominato

assessore erano oltre

6mila le pratiche in attesa. Abbiamo

svolto un'azione importante

per ridurre il tempo di

risposta, adesso sono 2mila le

domande in giacenza, ma non

basta. Con il Piano casa le

richieste sono addirittura in aumento.

Con questa legge deleghiamo

ai Comuni tutte le autorizzazioni

sugli interventi

minori. Ovviamente restano

escluse le operazioni più importanti

che implicano trasformazioni

profonde del territorio.

In pratica, con un'operazione

strutturale, completiamo

il percorso di delega ai Comuni

delle competenze in questa

materia». E' prevista la possibilità

per i Comuni di istituire

apposite commissioni composte

da esperti per esaminare le

richieste. I Comuni più piccoli

potranno esercitare le nuove

funzioni in forma associata.

Alla Regione restano i poteri di

controllo e di vigilanza. In caso

di inadempienza può esercitare

i poteri sostitutivi.

Secondo Roberto Buonasorte

(La Destra), relatore sulla legge,

"con queste norme, in linea

al principio del decentramento

amministrativo, vogliamo

snellire le procedure per favorire

lo sviluppo in un settore,

l'edilizia, che da solo rappresenta

il 32 per cento del Prodotto

interno lordo del Lazio.

Diamo, insomma, risposte

concrete ai cittadini e agli imprenditori

che hanno bisogno

di meno lungaggini burocratiche

e più certezze».

Nel corso del dibattito Marco

Di Stefano (Pd) ha annunciato

il voto favorevole del suo gruppo:

«E' una legge che va nel

senso che da sempre auspichiamo:

trasferire le funzioni

amministrative ai Comuni, per

metterli nelle condizioni di

dialogare direttamente con i

cittadini».

Favorevole anche il Pdl: Pier

Ernesto Irmici ha spiegato che

«si tratta di un passo in avanti

verso la concezione di un'amministrazione

moderna, in particolare

per quanto riguarda i

rapporti fra Regione e Comuni:

un provvedimento indispensabile

per rendere più

semplice lo svolgimento delle

pratiche e avvicinare i cittadini

alle amministrazioni». Di diverso

avviso Angelo Bonelli

(Verdi) che ha espresso forti

perplessità perché «con questo

trasferimento si delegano le

autorizzazioni su funzioni importanti

per la protezione delle

coste, sulle strutture turistiche,

ad esempio, per non parlare

degli interventi sulle varianti ai

Piani regolatori e dei tagli delle

superfici boscate. Si dà un via

libera al rilascio di autorizzazioni

in maniera selvaggia».

Angelo Miele (Lista Polverini)

ha rivendicato «le competenze

dei sindaci e degli enti locali

per quanto riguarda il paesaggio.

Questa è una buona legge

- ha dichiarato - questa è una

bella giornata per tutta la Regione

». Voto favorevole anche

da Mario Mei (Api) e Antonio

Paris (Gruppo Misto). Contrario

Ivano Peduzzi (FdS). In

apertura della seduta il presidente

del Consiglio regionale,

Mario Abbruzzese, aveva invitato

l'aula a osservare un minuto

di silenzio in ricordo delle

vittime del terremoto nel Nord

Italia, comunicando che si farà

promotore, insieme all'ufficio

di presidenza, di una sottoscrizione

in favore delle popolazioni

colpite dal sisma.
DA LATINA OGGI DEL 31.5.12



Cetrone: “E’ un provvedimento legislativo che pone la burocrazia regionale, i cittadini e le imprese edili nella condizione di dialogare modernamente tra di loro”.
Questa mattina il Consiglio regionale ha approvato con 40 voti a favore, 6 contrari e una astensione, la proposta di legge n. 324 del 16 aprile 2012.
“Si tratta – spiega l’on. Gina Cetrone – di un importante e ulteriore passo in avanti verso l’effettivo decentramento amministrativo, teso a snellire tutte le procedure che imbrigliano oltre misura il settore dell’edilizia, comparto importante che muove da solo oltre il 30% del Pil dell’intera Regione Lazio.



Nel dettaglio, la legge n.324 pone oggi in capo ai Comuni del Lazio la delega per il rilascio di autorizzazioni paesaggistiche previste per una moltitudine d’interventi edilizi, con esclusione però di quelli che prevedono operazioni più importanti che coinvolgono trasformazioni sostanziali del territorio.
I consiglieri del Popolo della Libertà presenti in Consiglio regionale hanno contribuito efficacemente alla stesura della proposta di legge, migliorandola e integrandola in diversi e importanti passaggi.
La legge approvata questa mattina - prosegue l’on. Cetrone - prevede la possibilità per i Comuni di istituire commissioni formate da esperti della materia per esaminare le richieste dei cittadini, commissioni previste anche in forma associata per i Comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti.
Rispetto alle funzioni delegate, infine, sono state opportunamente disciplinate le procedure di conferimento e di revoca, soprattutto per le ipotesi d’inerzia dell’ente delegato, con l’intervento sostitutivo della Regione Lazio tramite la nomina di commissari ad acta.
La n.324 – termina l’on. Cetrone - è una legge che traccia una linea di demarcazione importante e positiva tra la Regione Lazio e i suoi Comuni, ma soprattutto tra la burocrazia, i cittadini e le imprese del settore edilizio, queste ultime da troppo tempo in crisi nera

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