sabato 23 giugno 2012

LSU: CASTELFORTE SOTTOSCRIVE L'INTESA CON LA REGIONE

Cetrone “Invito al senso di responsabilità di sindaci dei Comuni di Priverno e Sperlonga, che ancora non hanno sottoscritto intese per i lavoratori socialmente utili”
Inizia anche per alcuni importanti Comuni della Provincia di Latina, seppur in forte ritardo sui tempi previsti, la sistemazione di tanti lavoratori socialmente utili rimasti senza lavoro alla scadenza contrattuale. Ieri è stata sottoscritta in Regione Lazio un’intesa per far ritornare a lavorare alcune decine di Lsu dei comuni di Campodimele, Castelforte, Lenola, Monte San Biagio.
In totale sono circa cento i lavoratori che avranno la possibilità, dopo mesi di forte disagio economico, di portare in famiglia un reddito certo.
All’intesa sostenuta anche dai sindacati dei lavoratori (Cgil, Cisl e Uil) non ha aderito il Comune di Sperlonga e Priverno.



Per il Comune Lepino ieri è intervenuto al tavolo regionale l’assessore al personale Angelo Miccinilli, il quale con forza ribadita la volontà dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Macci di non voler aderire alla stipula di alcun contratto per i suoi ormai ex lavoratori socialmente utili.
Una decisione che lascia sgomenti per l’insensibilità politica, amministrativa e sociale nel voler perseguire ottusamente un percorso che è di grave danno alle casse comunali e di pregiudizio economico e sociale per i 33 lavoratori Lsu di Priverno rimasti sconsolatamente senza reddito.
A questo punto della vicenda mi domando quali siano state le ragioni che hanno invece convinto i comuni di Campodimele, Castelforte, Lenola, Monte San Biagio nello stipulare l’accordo con la Regione Lazio, se fino a ieri non ne condividevano il percorso intrapreso.
Credo che una risposta plausibile da chi ha la responsabilità di guidare queste comunità sia destinata a rimanere inevasa.
Poco male se poi, strada facendo, ci si convince che lo scopo primario rimane in ogni modo la tutela degli interessi generali e soprattutto dei cittadini in stato di difficoltà.
Confido, infine, nel senso di responsabilità del sindaco di Priverno e Sperlonga, e li sollecito nel trovare le ragioni amministrative per chiudere anche per i loro Enti una vicenda che coinvolge non solo i lavoratori socialmente utili e le loro famiglie, ma anche alcuni importanti servizi pubblici da questi erogati ai cittadini.

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