L’annunciata
scomparsa del
Tribunale
di Gaeta, come presidio giudiziario nel sud della
provincia
di Latina, «risucchiato» dalla
longa
manus di
Cassino
avrà
degli
effetti.
Non
adesso ma
quando
tutto
sarà
operativo.
In
primo luogo i processi
che
prima venivano celebrati davanti al
giudice
del Tribunale di Gaeta per alcuni
reati
andranno
a
finire nel palazzo di giustizia di piazza
Labriola.
Stesso discorso per
i
reati per cui sono previste
condanne
più alte che erano di
competenza
del Collegio Penale o del giudice per l’udien -
za
preliminare. I fatti che saranno accertati nei comuni
che
ricadono ancora sotto il
comprensorio
di Gaeta e degli
altri
otto centri prenderanno
non
più la strada della Procura
di
via Ezio a Latina e poi di
piazza
Buozzi ma andranno
direttamente
in Procura a Cassino e poi in Tribunale. Ecco
la
lista intanto dei comuni che
dal
punto di vista giudiziario
passeranno
sotto la competenza di Cassino: Santi Cosma e
Damiano,
Castelforte, Minturno, Formia, Gaeta, Ponza,
Ventotene
e Spigno Saturnia.
Lo
stesso discorso del penale
vale
anche per le cause civili e
per
quelle di lavoro e per le
separazioni.
Insomma per tutto.
Stesso
discorso delle indagini: i titolari saranno i sostituti
p
r o c
u r a t o r i
della
repubblica di Cassino
che
si relazioneranno con
polizia
e carabinieri sia di
Cassino
che
dei
nove comuni della provincia di Latina per indagini
diverse.
Stesso
discorso
anche
per
i reparti
speciali
delle
forze
dell’ordi -
ne:
si pensi a
Squadra
Mobile, Digos, Nucleo Investigativo dei carabinieri, Nucleo di
polizia
Tributaria della Finanza o Nipaf della Forestale.
Che
faranno? Per i reati accertati o commessi in quei nove
comuni
dovranno relazionarsi
con
Cassino. E il Tribunale di
Terracina?
Sarà chiuso e sarà
accorpato
a quello di Latina. Il
prospetto
a grandi linee è questo ma ci vorranno ancora
parecchi
mesi.
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