mercoledì 22 agosto 2012

EMERGENZA IDRICA: ACQUALATINA STA LAVORANDO PER NOI!






Acqualatina S.p.A. intende chiarire che la carenza idrica che sta interessando la parte meridionale dell’ATO4 non ha nulla a che vedere con la gestione del servizio ma è parte del più ampio fenomeno di anomala siccità che ha investito tutta Italia, costringendo a richiedere, per alcune zone, addirittura lo stato di calamità naturale.
Tale anomala siccità, unita ai picchi di consumo registrati a causa delle alte temperature, sta comportando per il Gestore l’esigenza di attuare misure cautelative al fine di garantire una continuità di servizio.



Il fenomeno sta interessando sia la Sorgente di Capodacqua (sita nel territorio comunale di Spigno Saturnia), sia la Sorgente di Mazzoccolo (sita nel Comune di Formia), entrambe fonti d’approvvigionamento di gran parte dei Comuni del Sud Pontino, provocando un repentino svuotamento dei serbatoi e un calo della portata disponibile per ciascuna centrale; si parla di un calo di circa il 15% della portata ordinaria del periodo per Capodacqua e del 10% circa per Mazzoccolo.

Per quanto sopra, Acqualatina S.p.A. si vede obbligata a effettuare manovre di riduzione/interruzione del servizio idrico nelle ore notturne in diverse zone dei Comuni di Formia, Gaeta, Spigno Saturnia, Castelforte, Minturno e S.S. Cosma e Damiano. Tali interventi si rendono indispensabili per consentire il completo riempimento dei serbatoi e consentiranno di limitare quanto più i disagi vissuti dalle utenze maggiormente impattate dalle conseguenze di tale anomala siccità, ovvero quelle ubicate nelle zone alte dei territori comunali e quelle site nei piani alti delle abitazioni.

Con l’intento di limitare ancor più i disagi, Acqualatina S.p.A. ha predisposto l’approvvigionamento per il Comune di Castelforte, anche attraverso la sorgente di Forma del Duca, precedentemente dismessa a causa della presenza di arsenico. Proprio per questo motivo, l’acqua prelevata da tale fonte dovrà essere utilizzata ai soli scopi igienico sanitari mentre l’approvvigionamento d’acqua per uso potabile potrà essere effettuato tramite un serbatoio fisso situato presso l’incrocio tra la S.P. Ausente (Via delle Terme) e la S.P. Suio Alto (Via Monte Pecoriello).

Nonostante tutto, però, non è possibile scongiurare al 100% l’insorgere di disservizi nelle ore diurne, specie nelle fasce di maggior richiesta d’acqua.

Con lo scopo di salvaguardare le risorse idriche naturali, nonché di garantire il servizio alle utenze impattate, dunque, Acqualatina S.p.A. chiede supporto ai Sindaci e alle Amministrazioni comunali, al fine di limitare l’utilizzo dell’acqua ai soli scopi igienico-sanitari, vietandone l’utilizzo per fini irrigui e non strettamente necessari.

Acqualatina S.p.A., dal canto suo, garantisce e conferma la continuità dell’impegno sinora profuso, sia dal punto di vista tecnico, sia dal punto di vista dell’informazione all’utenza, tramite un continuo aggiornamento del sito Web aziendale, la divulgazione di comunicati stampa a media e Istituzioni competenti, la diffusione dell’informazioni agli utenti tramite email e call center, nonché l’affissione di manifesti informativi su tutto il territorio interessato.

Il Gestore si rammarica per la spiacevole e difficile situazione venutasi a creare, ben comprendendo le esigenze delle utenze impattate dal fenomeno e le difficoltà da esse vissute. Ma sottolinea e ribadisce che si tratta di una situazione del tutto eccezionale, mai verificatasi in questi primi anni di gestione, e che il proprio personale tecnico è quotidianamente al lavoro, congiuntamente con il prezioso supporto delle Amministrazioni comunali, per superare quanto prima tale emergenza.

Servizio Comunicazione Acqualatina S.p.A.






SULLA carenza idrica che sta interessando la parte meridionale dell’Ato4, Acqulatina chiarisce che «non ha nulla a che
vedere con la gestione del servizio ma è parte del più ampio
fenomeno di anomala siccità che ha investito tutta Italia».
Inoltre, «tale anomala siccità, unita ai picchi di consumo
registrati a causa delle alte temperature, sta comportando per
il gestore l’esigenza di attuare misure cautelative al fine di
garantire una continuità di servizio». E precisa: «Il fenomeno
sta interessando sia la sorgente di Capodacqua che quella di
Mazzoccolo provocando un repentino svuotamento dei serbatoi e un calo della portata disponibile per ciascuna centrale:
circa il 15% della portata ordinaria del periodo per Capodacqua e del 10% circa per Mazzoccolo». Da cui «Acqualatina si
vede obbligata a effettuare manovre di riduzione/interruzione
del servizio idrico nelle ore notturne in diverse zone dei
Comuni di Formia, Gaeta, Spigno Saturnia, Castelforte, Minturno e Santi Cosma e Damiano». E per Castelforte e la
sorgente di Forma del Duca, causa la presenza di arsenico,
«l’acqua prelevata da tale fonte dovrà essere utilizzata ai soli
scopi igienico sanitari mentre l’approvvigionamento d’acqua
per uso potabile potrà essere effettuato tramite un serbatoio
fisso situato presso l’incrocio tra la S.P. Ausente (Via delle
Terme) e la S.P. Suio Alto (Via Monte Pecoriello)». Infine,
sottolineano da Acqualatina: «Nonostante tutto, però, non è
possibile scongiurare al 100% l’insorgere di disservizi nelle
ore diurne, specie nelle fasce di maggior richiesta d’acqua».



ALTRA giornata campale per gli
abitanti del centro storico di Minturno, e non solo, i quali giunti al
limite della sopportazione ieri
hanno fatto irruzione nell’aula
consiliare, dove era in svolgimento il consesso civico. La seduta è stata ovviamente interrotta
in quanto le persone, in maniera
pacifica, ma decisa, hanno voluto
manifestare il loro dissenso per la
mancanza di acqua da più giorni.
«Ci siamo rivolti agli amministratori - hanno detto i cittadini -
affinchè ci tutelino nei confronti
di Acqualatina, che ci invia bollette salate ma non pensa che
sono giorni siamo senza acqua.
Non se ne può più, in quanto il
centro storico risulta il più penalizzato. Almeno ci avessero mandato un pò d’acqua per qualche
ora al giorno». Il sindaco Graziano si è messo in contatto con
Acqualatina e di lì a poco è giunto in comune Venturo Prisco, dirigente di Acqualatina, che si è
incontrato con gli utenti e lo stesso sindaco, nella stanza del primo cittadino. E’ stato deciso di
chiudere l’erogazione ad alcune
zone che hanno patito pochissimo la grande sete, per poter consentire il flusso nella zona del
centro storico (dove poi è arrivata
un’autobotte), che è quella che
ha subito i maggiori disagi. E
infatti intorno alle 14,30 è arrivata la comunicazione di Acqualatina, che annunciava l’interruzio -
ne dell’erogazione idrica sino alle 22 in via Cadorna, Monte
Ducale, Monte Natale e San Sebastiano. Il tutto in attesa della
riapertura del serbatoio di Genzano, auspicato dal sindaco Graziano e votato ieri all’unanimità
da parte dei nove consiglieri presenti in aula. Ma ieri i disservizi
non hanno riguardato solo Minturno centro, ma anche Tufo,
Pulcherini (via Tore), Santa Maria Infante ed anche gli altri centri
del sud pontino. E non a caso
Acqualatina, nelle prime ore del
pomeriggio ha diramato l’enne -
simo bollettino nel quale ribadiva la perdurante siccità e i forti
consumi registrati, che obbligavano l’ente a ulteriori interruzioni e riduzioni notturne, come se
non bastasse quanto avvenuto sino ad ora. Sino al 24 agosto si
verificheranno interruzioni e riduzioni dalle 22 alle 5,30 a Marina di Minturno, Fontana Perrelli, foce del Garigliano, Monte
d’Argento, Tremensuoli (Comune di Minturno), S.Croce, S. Janni, Gianola, Farano, Pilato (Comune di Formia), Serapo di Gaeta, Grunuovo, San Lorenzo, Rio
Grande e Castelluccio (Santi Cosma e Damiano), via per Maiano
(Castelforte). Altri disagi che
chissà se saranno ricompensati
da Acqualatina, che non sta certo
assicurando un servizio di livello. Sperare nella pioggia è lecito,
ma prevedere un piano efficace
in caso di emergenze (e non privare i cittadini di un servizio
necessario) è un obbligo per un
ente pronto a chiedere pagamenti
di bollette agli utenti. Questi ultimi, visti i disagi patiti, cosa dovrebbero fare ora per essere risarciti? Qualche utente ha già dato
mandato al proprio legale.
Gianni Ciufo


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