E’
stata un’autentica fiera campionaria
dell'ipocrisia
e della menzogna». Così ha
commentato
il Premio Suio il presidente
dei
termalisti di Suio
Mario
Ciorra, che non
critica
i vari Gino Paoli,
Katia
Ricciarelli etc ai
quali
ha inviato il suo
apprezzamento,
ma
«coloro
che, per propria
passerella,
hanno fatto
finta
di dimenticare che
alcuni
operatori del settore per l’a ff e r m a z i o n e
del
diritto, si è stati costretti ad un centinaio di
cause
avverso tributi
comunali,
impostati
sulla
settarietà e comunque sullo sfruttamento otre il lecito. Se Suio Terme
sopravvive ed esiste, è per i sacrifici di intere
generazioni
di piccoli imprenditori, autentici pionieri, verso i quali non si è sentita
l’esigenza
di rivolgere un saluto. Se si è
ormai
in agonia, oltre che per la crisi
generale,
ciò è dovuto in
gran
parte proprio alla
Pubblica
Amministrazione, che ha ritenute le
terme
solo mucche da
mungere»
Durissime le
accuse
di Ciorra: «La
quasi
totalità dei termalisti è stata del tutto
ignorata
e non si è avuta
esitazione
alcuna ad allearsi perfino con organismi che hanno ampiamente dimostrato la
loro
avversità
alle terme di
Suio.
Ormai - ha concluso Mario Ciorra -
imperano
coloro che non sanno nulla di
terme
e vogliono comunque comparire».
G.C.
Nessun commento:
Posta un commento