venerdì 23 novembre 2012

EVOTAPE. GLI OPERAI SI RIAPPROPRIANO DELLA LORO FABBRICA!





IL progetto di riapertura della
Evotape di Santi Cosma e Damiano va avanti e la situazione
attuale è stata esposta ieri ai sindaci dei Comuni del sud pontino
e ad altre autorità che sono state
invitate dai
res ponsab ili
della Manuc o o p ,   l a
co op era tiva
guidata dal
p re s id e nt e
P a s q   u a l e
Olivella e
c o m p   o s t a
da 53 operai
che hanno
creduto nel
p r o g e t t o .
U n   p i a n o
che punta a
far ripartire le macchine, ferme
da quasi due anni, per continuare
nell'attività di produzione dei nastri isolanti. E che la fabbrica
riprenda la sua attività sembra un
fatto ormai acclarato, nonostante
l’azienda sia sotto la gestione del
giudice fallimentare. Infatti la
nuova cooperativa, che avrebbe
alle spalle imprenditori italiani e
stranieri, che assicurerebbero le
commesse, ha già predisposto il
tutto, per farsi trovare pronta al
momento dello sblocco della vicenda. All'incontro, oltre che agli
operai, hanno partecipato il sindaco di Santi Cosma e Damiano
Vincenzo Di Siena, il vice Vincenzo Petruccelli, il sindaco di
Castelforte Patrizia Gaetano, il
sindaco di Minturno Paolo Graziano, il vicario foraneo don Simone Di Vito, il presidente del
consiglio comunale di Castelforte, Gianpiero Forte, il dottor Pierpaolo Pontecorvo, che cura gli
interessi della Manucoop e il presidente della Legacooperative di
Latina Erasmo Scinicariello. Il
presidente della Manucoop Pasquale Olivella ha sintetizzato
tutti i passi che sono stati compiuti negli ultimi mesi, compresa la
presentazione del piano aziendale. Come è noto la stessa cooperativa è in attesa dell'ok del giudice fallimentare sul fitto di ramo
d'azienda, con conseguente utilizzazione dei macchinari interni.
Ieri nello stabilimento era presente anche il curatore fallimentare con un tecnico del tribunale,
che hanno effettuato un sopralluogo. I rapporti con il curatore e
giudice fallimentare sono buoni e
tutti gli operai della Manucoop
sono fiduciosi circa un riavvio
dell’attività. «Siamo pronti per
partire – ha dichiarato Pasquale
Olivella, presidente della Manucoop e già dal prossimo mese
cominceremo a mettere a posto i
macchinari per la ripresa della
produzione, resa possibile dal
piano industriale che abbiamo
presentato e dalle commesse che
già abbiamo incassato da parte
delle migliori aziende del settore». Ed è ipotizzabile che dietro
al piano industriale della Manucoop ci siano proprio questi imprenditori, interessati alla ripresa
della produzione della ex Manuli. Nel corso dell’incontro di ieri,
tenutosi in un clima disteso, si è
parlato anche della possibilità di
un rientro in fabbrica degli altri
lavoratori (circa una ottantina)
che non hanno aderito alla costituzione della cooperativa, un progetto che qualche mese fa era
visto da più parti con scetticismo.
Per loro, almeno per ora, sembrano non esserci spazi, soprattutto
perchè il piano aziendale è stato
presentato per 53 persone. Ciò
non toglie che un eventuale ampliamento delle commesse coinvolga anche gli altri lavoratori ex
Evotape. «Per noi – ha aggiunto
lo stesso Olivella - questi lavoratori che non hanno aderito alla
cooperativa costituiscono una risorsa, alla quale attingeremo se si
creeranno le condizioni favorevoli, come noi tutti ci auguriamo». In pratica sembrano esserci
tutte le condizioni affinchè questo progetto della Manucoop decolli. Il caso Manucoop sarebbe
uno di quei pochi casi in Italia in
cui gli operai riprendono la produzione che l’azienda aveva cessato. Sicuramente un modello da
imitare e ciò costituisce una gran
bella notizia in un momento di
crisi come quello attuale.

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