venerdì 23 novembre 2012

LA DIFFERENZIATA IN PROVINCIA CRESCE POCO: L'ALLARME DELL'ASSESSORE PROVINCIALE ALL'AMBIENTE.







SE non è emergenza rifiuti, poco
ci manca. I dati forniti ieri
d al l ’assessore provinciale
all’Ambiente Gerardo Stefanelli
sono inequivocabili. La percentuale di differenziata è attualmente pari al 22 per cento su base
provinciale, quando l’o b i e t t ivo
dovrebbe essere almeno del 50
per cento. Ma la cosa ancora più
preoccupante è la crescita registrata dal 2008 al 2001: un misero + 4% di differenziata. Praticamente nulla. E questo nonostante
gli incentivi economici che l’am -
ministrazione provinciale mette
a disposizione dei comuni. Per il
nuovo anno saranno 12 i milioni
che l’amministrazione di via Costa girerà alle varie amministrazioni. Con la speranza, però, che
questa volta la Regione Lazio
versi totalmente alla Provincia
l’importo dei contributi, senza
costringere l’ente ad anticipazioni difficilmente realizzabili considerati anche i tagli subiti dal
Governo ai bilanci delle amministrazioni pubbliche.
Il punto della situazione lo ha
tracciato ieri mattina l’assessore
all’Ambiente della
Provincia Gerardo
Stefanelli che ha illustrato la delibera 111
del 2012 che programma l’a s s eg n a z i o n e
delle risorse per il potenziamento della raccolta differenziata. «Si
tratta di 12 milioni di
euro - ha spiegato Stefanelli - Ma la situazione è critica. Purtroppo questi soldi,
spesso, restano sulla
carta perché la Regione non provvede a erogarli interamente. E
Provincia e Comuni
spesso non sono in
grado di anticiparli».
Ma una critica va anche a quei comuni che
utilizzano male questi
fondi. «Pochissimi comuni, in questi anni,
hanno utilizzato le cifre per incrementare la
raccolta o il ciclo, magari realizzando infrastrutture con quei soldi. Più che altro li hanno utilizzati per
piccole spese. Inoltre,
l’80 per cento di essi
non ha inviato all’as -
sessorato la rendicontazione, motivo per il
quale siamo ora in difficoltà nell’as segn ar e
nuovi contributi». Tra
i   C o m u n i   c i t a t i
da ll’assessore come
esempio per aver presentato progetti di
spessore ci sono Terracina, che punta a rilanciare l’impianto di
Morelle e Norma e
Bassiano che hanno in
programma di creare
un’isola ecologica intercomunale.
Ma non finisce qui.
L’assessore Stefanelli
ha infatti puntato l’at -
tenzione su altri due punti importanti: discarica e impiantistica.
Partiamo da quest’ultimo. Un parere dell’avvocatura regionale
del Lazio, infatti, rischia di aprire
le porte alla realizzazione di più
impianti per il trattamento dei
rifiuti. «In sostanza - ha spiegato
Stefanelli - la Regione ci ha detto
che raccolta e smaltimento sono
competenza dei comuni, mentre
il trattamento dei rifiuti va affidato al libero mercato, lasciando
agli enti locali solo l’autorizza -
zione di impatto ambientale, ma
escludendo gli impianti dal concetto di ciclo combinato». Cosa
significa? Che nello stesso territorio si possono realizzare uno o
più impianti per trattare i rifiuti,
l’importante è che siano sostenibili a livello ambientale. Il tutto a
discrezione dei funzionari degli
enti. Il secondo aspetto è quello
delle discariche. «Ecoambiente
ha chiesto la creazione di una
nuova discarica di 900 mila metri
cubi. Il sospetto è che puntino a
smaltire i rifiuti dell’area romana
che non troveranno spazio all’in -
terno della provincia di competenza».

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