venerdì 23 novembre 2012

PRONTA LA STANGATA DELLA PROVINCIA SUI COSTI DELL'ASSICORAZIONE-AUTO.






LA Provincia aumenta
l'imposta sulla Rc auto, la
responsabilità civile che si
paga obbligatoriamente se
si vuole circolare con il
proprio autoveicolo. La
scelta, dopo anni di blocco
delle aliquote, è stata, dicono in via Costa, obbligata. Motivo? Il taglio di
oltre 15 milioni di euro dei
trasferimenti dello Stato
alla Provincia di Latina,
stabilito dalle manovre
economiche del Governo
Monti. In delibera si legge
che questo taglio «avrà pericolose ripercussioni sul
bilancio dell'ente». Effettivamente un taglio di questo importo rischia di mettere in seria difficoltà anche una amministrazione
come quella guidata da
Armando Cusani che, in
questi anni, s'è sempre distinta per aver chiuso i
propri bilanci con considerevoli attivi di esercizio.
Con questa operazione
dovrebbero entrare circa
7-8 milioni di euro in più
nelle casse dell’ente. Attualmente entrano dalla
RcAuto 20-25 milioni di
euro e ogni automobilista
paga in media 118 euro.
Questa cifra crescerà fino
a oltre 150 euro di media.
Il 28 e 30 novembre prossimi l'amministrazione
provinciale porterà i documenti contabili in Consiglio provinciale, per l'approvazione dell'assestamento di Bilancio. Con la
delibera 104 del 2012, intanto, la giunta Cusani ha
disposto l'aumento dell'imposta più importante
tra quelle direttamente gestite dall'ente, ovvero quel
la sulla responsabilità civile per le assicurazioni auto.
L'aumento sarà del 3,5% a
partire dal 1 gennaio 2013.
Il gettito che questo aumento garantirà dovrebbe
essere sufficiente a coprire
una parte considerevole
dei tagli ai trasferimenti,
tanto che l'amministrazione ha deciso di non toccare
l'imposta di trascrizione
(quella che si paga all'immatricolazione di una automobile) e la Tosap. Dall'aumento della RcAuto
sono comunque esclusi i
ciclomotori.
Probabile che gli uffici
economici dell'ente abbiano scelto la RcAuto per la
certezza del gettito. Del
resto, il numero delle automobili immatricolate e assicurate a oggi è conosciuto dagli uffici di via Costa.
Fatto un rapido calcolo,
questo incremento di 3,5
punti percentuali garantirà
entrate notevoli per far
fronte agli ingenti tagli disposti dal Governo nazionale. Per comprendere
quale sia la difficoltà che
sta incontrando la Provincia in queste settimane è
sufficiente leggere la relazione sul rispetto del patto
di stabilità scritta dal dirigente del settore Francesco Carissimo: «Le percentuali di miglioramento
2013 sui saldi di cassa
aumentate di quasi il 50%
e dall'altra il taglio dei
trasferimenti imposto dalle manovre governative
non faranno che acuire le
già enormi difficoltà di gestione dell'attività dell'ente». Nonostante questa difficoltà, il patto di stabilità
è stato rispettato. Ma sembra di capire che, l'incertezza sul futuro assetto
istituzionale delle Province rischia di mettere a rischio l'ottenimento dell'obiettivo nelle annualità future.

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