venerdì 30 novembre 2012

UDC-PDL. TENERAMENTE ......ADDIO!!!!( MA è GIà PRONTO IL NUOVO MATRIMONIO CON IL PD)






PROVE tecniche di un addio
più volte annunciato ma adesso più possibile che mai. Alla
fine doveva succedere: il matrimonio tra Pdl e Udc in provincia di Latina è finito. Oggi
quasi scontato l’annuncio del
segretario provinciale Michele Forte nel corso della conferenza stampa che si terrà
nel primo pomeriggio e
alla quale parteciperà il
commissario regionale,
Antonio Saccone, e forse qualche nome noto
del panorama locale appena passato con l’Udc,
tipo Marco Gatto (candidato sindaco al Comune di
Latina nelle passate amministrative con una civica di
centrodestra) e Bruno Creo,
già An poi transitato per un
po’ dentro il Pdl. L’Udc dunque è arrivata ad un bivio e
sta per svoltare a sinistra, cioè
sta per abbracciare la causa del
Partito Democratico. Non è
una scelta facile da spiegare
all’elettorato cattolico ma soprattutto è una frattura fragorosa con un alleato granitico
qual è stato il Pdl (e prima
ancora Forza Italia e Alleanza
Nazionale). Diciamo che se
oggi Michele Forte rompe con
gli alleati di destra esplode e si
disintegra per sempre il «laboratorio-Latina» come infelicemente fu battezzato da Gianfranco Fini il governo moderato della seconda Repubblica
inaugurato, appunto, in questa
provincia. Per diciotto lunghissimi anni l’attuale segretario dell’Udc, nonché sindaco di una delle città più importanti della provincia, Formia,
ha amministrato insieme agli
uomini di An e Forza Italia e
ha controllato con loro tutto il
potere che c’era in circolazione. Un sodalizio inespugnabile, cattivo per alcuni aspetti.
L’asse di centrodestra ha preso tutto da questa provincia e,
obiettivamente, ha dato molto
poco; ha governato la società
dell’acqua, quelle dei rifiuti, le
consulenze, i concorsi, gli appalti, i porti, le assunzioni, le
candidature ai consigli comunali, quelle dei sindaci, quelle
per la Regione, per il Parlamento, le Giunte, gli assessorati, le aziende speciali, le comunità montane, i consorzi
industriali, i contributi per lo
sport, quelli per i servizi sociali, gli investimenti sugli ospedali... e si potrebbe continuare
all ’infinito. Ecco, è esattamente questo blocco di potere
che si sta sgretolando e oggi
pomeriggio si potrebbe cominciare a raccogliere la prima quota di polvere e calcinacci del castello incantato
abitato senza paura e senza
contrasti da Michele Forte insieme a Claudio Fazzone e
Armando Cusani, i veri latifondisti delle preferenze in
provincia di Latina. Pensare
che un partito così, allegramente e senza fare grinze, possa passare dall’altra parte, con
il Pd, è una piroetta difficile
persino da immaginare. Eppure è vera. Il centro-destra governa ancora pezzi di amministrazione locale, il capoluogo
e la Provincia sono tra questi.
E’ possibile che dopo il divorzio politico si vada incontro a
qualche crisi nelle giunte. Intanto è ormai sicuro che gli
assessori Udc, compreso il figlio del segretario provinciale,
ossia Aldo Forte, abbandoneranno l’esecutivo regionale
della Polverini, decisione già
presa ma che formalmente dovrà essere avallata dall’assem -
blea degli iscritti che si tiene
questa sera al Park Hotel. Il
resto è una favola senza lieto
fine, il «buon governo» della
destra e tutta la sua filiera che
partiva da Latina sono finiti in
un paragrafo piccolo piccolo.
Nessuno rimpiangerà la strana
coppia Pdl-Udc.

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