IERI
mattina c’avevano provato, con alcuni emendamenti, sia Francesco Storace della
Destra sia Chiara Colosimo, capogruppo del Popolo
della
libertà alla Pisana. Ma
niente
da fare. Il Consiglio
regionale
non muterà la propria composizione da 70 a 50
consiglieri.
E resta anche il
listino
bloccato legato
a
ll ’elezione del presidente.
Gli
emendamenti sono stati
infatti
ritenuti inammissibili.
«Io
e la Colosimo proponiamo per il Lazio 50 consiglieri
e
non 70 e l'abolizione del
listino
- ha scritto quasi in
tempo
reale Francesco Storace via Twitter - La sinistra
strilla
che non vuole. L'Udc
pure».
Molto più articolata la
spiegazione
data dall’espo -
nente
del Pdl Chiara Colosimo. «Con il collega Francesco Storace - spiega la
capogruppo Pdl - avevamo
presentato
degli emendamenti che contemplavano la
riduzione
a 50 dei consiglieri
regionali
e l’abolizione del
listino
bloccato. Volevamo
che
in un momento di forte
sentimento
antipolitico, il
boccino
tornasse ai cittadini;
anzi,
volevamo fare di più:
eliminare
quel listino, in cui
anche
io sono stata eletta, che
non
si può mantenere perché
i
partiti hanno dimostrato di
non
essere in grado di selezionare la classe dirigente e
che
questo sarebbe più giusto
lasciarlo
fare ai cittadini».
Continua
Colosimo: «Veniva
chiesta
trasparenza, noi abbiamo dato una risposta più
forte
di quella fornita dai vertici locali del nostro partito.
Come
gruppo consiliare, autonomamente, ci siamo dotati di commercialista, di un
regolamento
e stiamo per
mettere
online il nostro bilancio trimestrale. Mi è stato
invece
rimproverato di non
essermi
occupata di nomine:
è
vero, non mi sono occupata
di
nomine, ma soltanto dei
criteri
con cui queste nomine
si
sarebbero eventualmente
dovute
fare. Rimproveriamo
dunque
ai vertici locali di
questo
partito di essere stati
assenti.
Oggi forse paghiamo
la
nostra inesperienza come
gruppo,
che si è contrapposto
a
norme inique, ma non siamo disposti a pagare con la
nostra
dignità».
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