venerdì 18 gennaio 2013

MANUNCOOP, OLIVELLA E....OGNI SCUSA è BUONA PER INIZIARE LA CAMPAGNA ELETTRORALE






«ALCUNI politici volevano utilizzare l'area della ex Manuli per
ospitare un inceneritore, ma i loro
piani sono saltati
perchè un gruppo di
operai ha costituito
una cooperativa che
continuerà a far vivere lo stabilimento». Pasquale Erasmo Olivella, presid e n t e   d e l l a
cooperativa Mancoop, che ha preso
in fitto una parte dei
locali e parte delle
a p p a r e c ch i a t u r e
della ex Evotape,
spara a zero contro
alcuni esponenti
della classe politica
locale. Negli ultimi
giorni la questione
della fabbrica di nastri isolanti, dichiarata fallita con
la messa in CIG di tutti gli operai,
è stata al centro del dibattito, in
considerazione dell'incontro previsto stamattina in Regione dove
dovrebbe essere accordata la CIG
in deroga. «In questi giorni -ha
affermato Olivella- stanno parlando tutti, ma credo che sia il
caso di fare chiarezza. Il 9 agosto
del 2011 i 131 operai della Evotape, tra cui il sottoscritto, hanno
ricevuto dal curatore fallimentare
la lettera di licenziamento. Un
gruppo di operai disoccupati, al di
la della CIG, ha pensato di voler
continuare a far parte del mondo
del lavoro, costituendo una cooperativa di 52 soci, che sono tutti
imprenditori. La cosiddetta guerra dei disoccupati la stanno creando alcuni politici
locali, che invece avrebbero il
compito istituzionale di eliminare o almeno ridurre lo stato di
d is o cc u pa zi o ne ,
creando posti di
lavoro. Ed invece c'è chi vuole
prendersi dei
meriti, altri che
in ter ven gon o,
quando la cassa
integrazione che
ci dovrà essere
riconosciuta è
prevista dalle
norme vigenti e
dagli accordi tra
le istituzioni e non dalle amicizie
personali». Olivella è un fiume in
piena e promette che è disposto
anche a fare nomi e cognomi di
coloro che ha definito «Beati
Paoli» e che avrebbero voluto
cambiare destinazione dell'area
della ex Manuli. «Io -ha continuato il presidente della Mancoop- sono il nemico del gruppo
che voleva l'inceneritore, perchè
con la continuità che abbiamo
creato alla fabbrica, insieme agli
altri soci, abbiamo fatto saltare i
piani di qualcuno, che con la scusa della disoccupazione, dopo la
centrale, voleva far realizzare un
altro impianto pericoloso. Questa
mattina tutti quanto ci auguriamo
che venga accordata la CIG, ci
mancherebbe altro, visto che tutti
i soci della cooperativa sono beneficiari della CIG in deroga; ma
noi già guardiamo avanti perchè
vogliamo far crescere questa realtà. La prossima settimana firmeremo col curatore fallimentare il
fitto delle macchine del locale,
ma il consiglio di amministrazione della cooperativa ha deciso di
chiedere al curatore fallimentare
dott. Vincenzo Manciocchi anche
il fitto della spalmatrice Hotmelt
che permetterà la verticalizzazione del sistema, con produzione
fatta proprio da noi, che dovremmo solo reperire la materia prima.
Ci hanno già dato il loro ok Zingaretti, Bersani, Vendola e Ingroia, che cercheremo di portare
nella nostra fabbrica, aperta a tutti
gli altri politici di qualsiasi colore
che volessero proporre le loro
idee per la crescita di una fabbrica
che, nonostante fosse ferma, è
stata sottoposta a manutenzione
dagli operai, i quali da due anni la
stanno piantonando. Il giorno di
Natale eravamo qui ed oggi siamo orgogliosi di poter ricominciare a produrre. Sarebbe opportuno -ha concluso Olivella- che
questo orgoglio si distribuisse su
tutto il territorio, visto che in un
momento di crisi, siamo riusciti a
creare posti di lavoro»

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