venerdì 18 gennaio 2013

POLEMICA FRAGASSO - OLIVELLA: C'è CONFUSIONE NEL RUOLO CHE OLIVELLA IMPERSONA, A RIMETTERCI SONO I LAVORATORI CHE NON FANNO PARTE DELLA COOPERATIVA.






«LE parti sindacali, fatta eccezione per la Cisl, non stanno
facendo niente per tutelare i
lavoratori della
ex Evotape, anzi stanno mettendo i bastoni
tra le ruote per
non arrivare alla CIG in deroga, tanto che la
Cgil ha scatenato una guerra
tra poveri, dividendo gli operai in guelfi e
g h i b e l l i n i » .
Antonio Fragasso, coordinatore di Diritti
e Libertà, lo
s ch i e ra m e nt o
nato dopo la
fuoriuscita dall'Idv, va giù duro e punta l'indice contro il
segretario provinciale della
Cgil Dario D'Arcangelis e il
presidente della Mancoop Pasquale Olivella, che, a suo dire,
difenderebbero gli interessi di
una parte dei lavoratori, e cioè
quelli facenti parte della cooperativa che a breve ripartirà con
la produzione di nastri isolanti.
«Gli altri 82 operai - ha aggiunto Fragasso - sono stati licenziati e sono in mobilità dal
primo gennaio scorso. Se non
viene concessa la CIG in deroga, che la presidente Polverini
si è impegnata a concedere,
sono sull'orlo del baratro. Invece di essere contenti si è scatenato un putiferio con malcontenti da parte della Cgil e qualche forza politica, che si
affannava a dire che la CIG in
deroga era un provvedimento
illegittimo, che la procedura
non era stata rispettata, mettendo sul chi va là sia il curatore
fallimentare che la Regione Lazio». Fragasso poi si rivolge a
Olivella, presidente della Mancoop, chiedendogli se veste i
panni di imprenditore o di sindacalista, se consegue un profitto o difende il lavoro ed i
dipendenti tutti. «Si è messo
d'accordo con il curatore fallimentare - ha proseguito Fragasso - per ottenere il fitto di una
parte dei locali e delle apparecchiature, mentre la curatela può
continuare a fare il proprio lavoro vendendo gli altri macchinari, smembrando il ciclo produttivo». Fragasso ha poi ringraziato la Regione Lazio per
gli impegni presi e per la immediata riconvocazione delle parti
per venerdì prossimo, dopo il
mancato accordo di martedì
scorso, per l'assenza del curatore fallimentare, colpito da un
grave lutto familiare.

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