venerdì 8 febbraio 2013

IPPODROMO DEL GARIGLIANO: LA CGIL PROPONE DI SPOSTARE IL TROTTO DA TOR DI VALLE AL GARIGLIANO







DESTINARE le corse destinate a Tor di Valle all'ippodromo del Garigliano e
non fuori dal territorio laziale. E' questa la richiesta
avanzata dalla Slc Cgil attraverso il segretario regionale di Roma e Lazio
Fabrizio Micarelli, il segretario generale di Latina
Bruno Carlo e il segretario
generale di Roma Sud Pomezia Castelli Sperandio
Muratolo Giuseppe. La repentina decisione di chiudere per sempre l'ippodromo di Tor di Valle, dove si
disputavano 90 giornate di
corse al trotto annue, potrebbe provocare la sparizione di quel segmento
sportivo nel Lazio. Per
scongiurare questa eventualità il sindacato propone di destinare le corse
all'Ippodromo del Garigliano, permettendo così
assunzioni ed investimenti. Il tutto in attesa che si
concretizzi la
possibilità di
far traslocare
il trotto a Capannelle o
p r e s s o   u n
nuovo impianto da costruire nella
capitale. Un
processo che
c o   m u n q   u e
prevede lunghi tempi di
a tt ua z io ne .
Da qui l'idea
di attivarsi
per evitare di
far trasmig r a r e   g l i
eventi fuori
dalla Regione. «Riteniamo incomprensibile - commentano
Micarelli, Carlo e Muratolo - la decisione di destinare ad ippodromi al di fuori
del territorio laziale le
giornate di corse di Tor di
Valle. E' necessario attivarsi per trovare una soluzione ponte, in attesa del
possibile trasferimento a
Capannelle o al nuovo impianto, non svilendo la
possibilità che le province
laziali offrono. Non si
comprende quindi perché
l'unico altro ippodromo di
trotto esistente nella Regione, quello del Garigliano in provincia di Latina,
non possa essere coinvolto. Questo è in circuito in
possesso delle idoneità necessarie, rispetto al quale
vari enti chiedono pro
tempore di spostare le attività di Tor di Valle». La
Slc Cgil sottolinea la bontà
della proposta che permetterebbe un rilancio e nuovi
investimenti sulla struttura. «La posizione geografica e la facile raggiungibilità - continuano - lo pone
in una condizione ideale
per assorbire le corse sospese all'ippodromo di Tor
di Valle, oltre alla condizione di ripresa del lavoro
della struttura del Garigliano che attualmente effettua corse solo nei mesi
estivi. Inoltre l'uso di questo ippodromo permetterebbe l'assunzione di nuovo personale, oltre ad impiegare nelle giornate di
corse decine di lavoratori,
tra operatori al totalizzatore, addetti alla pista, speaker, cronometristi, commissari di giuria, biglietteria, sorveglianza, pulizie,
medico, pronto soccorso,
veterinario, maniscalco ed
elettricisti. Non va poi dimenticato che il vasto indotto vedrebbe interessati
centinaia di operatori nei
settori della ristorazione,
organizzazione eventi e
pubblicità, albergatori,
fornitori di paglia e foraggi». Il progetto inoltre darebbe risposte concrete anche al problema della cura
dei cavalli oggi sfrattati da
Tor di Valle. «Circa 400
animali troverebbero collocazione nei numerosi
centri di allenamento del
basso Lazio - concludono
i responsabili della Slc
Cgil - anziché migrare verso altre regioni offrendo,
così, nuove possibilità di
impiego sia dagli artieri
ippici che a tutto l'indotto
strettamente connesso all'allenamento ed al mantenimento dei cavalli».

Nessun commento:

Posta un commento