venerdì 15 marzo 2013

A VENTOSA SFIORATO IL DRAMMA PER UNA CASA FATISCENTE CROLLATA: UNA STORIA ANNUNCIATA DA TEMPO ALLA QUALE LE AUTORITà HANNO FATTO ORECCHIO DA MERCANTE!







C RO L L ATA una casa disabitata a Ventosa, frazione di
Santi Cosma e Damiano. Ieri
pomeriggio è crollato parte
di un edificio disabitato. Fortunatamente i frammenti di
cemento non hanno colpito
un vicino, Pasquale Casale,
di 63 anni, e i suoi nipotini
che erano appena usciti
dalla casa accanto. Solo per
una pura coincidenza non
sono stati investiti dai
fr am men ti
edilizi, anche
se l'uomo, sotto choc per
quanto avvenuto, è stato soccorso e trasportato con
un'ambulanza del 118 all'ospedale Dono Svizzero di
Formia. Pasquale Casale è
rimasto per diverso tempo al
pronto soccorso, in quanto i
sanitari lo hanno sottoposto
alle terapie del caso, ma in
serata ha potuto far ritorno
nella sua abitazione. L'episodio si è verificato in via Cavone, dove si trova questa
casa disabitata, che tempo
fa, fu sottoposta dal proprietario ad
inizio di lavori
di ristrutturazione. Fu
m o n ta t a
un'imp alcatura, che è ancora lì, ma i lavori non sono poi proseguiti. La
famiglia Casale, però, aveva
notato che c'erano dei pericoli, in particolare dopo abbondanti precipitazioni, come sta
accadendo in questi giorni.
Una situazione che fu segnalata agli organi competenti,
ma senza ottenere risultati
concreti. «Tra l'altro -ha affermato Onorina Casale, figlia di Pasquale- l'immobile
era stato giudicato pericolante e ci era stato assicurato che
la questione sarebbe stata risolta. Ma così non è stato e
ieri è accaduto quello che si
temeva: il crollo di una parte
dell'edificio, che, solo per un
caso, non ha procurato il ferimento di persone. In passato c'erano stati segnali ben
precisi, con frammenti edilizi
che cadevano, ma nonostante
le nostre richieste di intervento non si è fatto nulla. Ora
siamo qui con le macerie
vicine alla nostra abitazione
e con la speranza che la situazione non si aggravi». Sul
posto giungevano i carabinieri della stazione di Santi
Cosma e Damiano, i vigili
del fuoco di Gaeta, che provvedevano a mettere in sicurezza la zona, recitando l'area. In via Cavone giungeva
anche il responsabile dell'ufficio tecnico del Comune di
Santi Cosma e Damiano e gli
agenti della polizia locale.
Oggi è previsto un ulteriore
sopralluogo, necessario per
decidere quali provvedimenti adottare e soprattutto per
evitare che si possano ripetere altri cedimenti.

RABBIA e amarezza ieri in casa Casale a Ventosa di Santi Cosma e
Damiano, dopo il crollo
di una parte di un edificio disabitato di via Cavoni. A poco meno di 24
ore dall'episodio che
avrebbe potuto causare
conseguenze più gravi,
il quadro che si presenta
nella zona non è dei più
edificanti. Pasquale Casale, dopo qualche ora
trascorsa all'ospedale
Dono Svizzero di Formia per lo shock causato
dal crollo, racconta ancora con grande apprensione quei momenti.
«Ero appena uscito di
casa -ha detto- insieme
ai miei nipotini ed ho
vi sto
d avan t i
al l' atr io
f r a mmenti di
ce mento che si
sbr iciol avan o.
E' stato
t er r ib il e
pe rc hè
non riuscivo a
r en de rmi conto di
quanto
s t ava
s u c c ed e nd o .
Ma subito dopo ho
r e a l i zzato che
v e r ame nte
poteva scapparci il morto
e qui dobbiamo salvaguardarci dal pericolo che
incombe vicino alla mia
abitazione. Un pericolo
più volte segnalato e denunciato, ma nessuno è
intervenuto». Una vicenda che avrà degli sviluppi,
soprattutto perchè dovranno essere effettuati
degli interventi, per evitare che ci possano essere
ulteriori problemi. Durissima è stata la signora
Maria Civita, moglie di
Pasquale Casale, che non
ha nascosto la sua rabbia
nei confronti di tutto il
Comune «che, nonostante le promesse, non è
intervenuto su una situazione che conosceva. A
causa del crollo due autovetture sono rimaste bloccate e non sono potute
uscire». L'area è stata
transennata ed ora il Comune dovrà obbligare il
titolare dell'edificio «precario» ad intervenire e
mettere in sicurezza un
immobile, parte del quale
è crollato per incuria, abbandono e infiltrazioni di
acqua.In passato c'erano
stati dei segnali, hanno
ribadito i componenti della famiglia casale, ma
nessuno è intervenuto.
Doveva accadere questo
incidente per porvi rimedio?
Da latina oggi del 14 e 15 marzo 2013

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