giovedì 18 aprile 2013

IL FIUME E LA SUA MALEDIZIONE!






SI sono svolti ieri i funerali di
Pasquale Ianniello, il 74enne di
Santi Cosma e Damiano che si è
tolto la vita gettandosi nel fiume
Garigliano.
Molte persone hanno
reso l’estre -
mo saluto al
p e ns i o n at o ,
che in una
lettera ha
chiesto scusa ai figli per
il gesto posto in atto.
Un suicidio
che non è
nuovo come
modalità, in
quanto il
corso d’a cqua, in passato, è stato
scelto come luogo di morte. Negli anni 90 un pregiudicato campano, inseguito dalle forze
dell’ordine, tentò di fuggire gettandosi nel fiume, ma annegò.
Nel 2006 una donna del frusinate si gettò nelle acque del
fiume, imitata nel 2008 da un
75enne di Aquino. Nel febbraio
del 2009 un 37enne di Marina di
Minturno finì nel fiume a bordo
della sua auto.
Un fiume che purtroppo continua ad essere teatro di morte e
che è stato al centro anche di una
richiesta da parte dei carabinieri, che negli anni 90 indagavano
su una serie di omicidi. L’Arma,
infatti, chiese la bonifica del
fiume, nel cui interno si trovano
numerose automobili, che, probabilmente furono utilizzate per
azioni criminose. I sommozzatori dei carabinieri che anni fa si
immersero per cercare la salma
di una persona scomparsa, notarono una serie di auto che giacevano in fondo al letto del fiume.
Per qualcuno era «il fiume dei
misteri», proprio per i presunti
segreti che nascondeva. E’ noto
che la malavita organizzata, in
passato, sfruttava il fiume per
disfarsi di materiale compromettente. Oggi i tempi sono
cambiati, ma ora quel corso
d’acqua sembra essere il luogo
prescelto per chi ha deciso di
togliersi la vita.
DA LATINA OGGI 15.APRILE 2013

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