giovedì 16 maggio 2013

PROCESSO PER LA MORTE DI AMERICO CELSO: SECONDO LA PERIZIA DELLA DIFESA, LA CAUSA FU L'ECCESSIVA VELOCITA' DELL'AUTOVETTURA INVESTITRICE!






PER l’accusa sarebbero stati gli avvallamenti e i dissesti
del manto stradale a causare lo schianto contro un’auto
del 16enne sancosimese Americo Celso, morto in via
delle Terme a Castelforte nel novembre del 2009. Per la
difesa, che ieri ha prodotto una consulenza tecnica di
parte, la causa principale di quel tragico scontro, invece,
fu l'alta velocità dell’auto guidata dall’oggi 42enne
maresciallo dell’aeronautica Antonio Coviello. Davanti al gup Costantino De Robbio, però, che ha rinviato al prossimo 17
luglio su richiesta delle parti civili per
permettere di visionare proprio la consulenza prodotta dalle difese, sono comparsi
Angelica Vagnozzi, Roberto Chinappi e
Fernando Conte, all’epoca i tre responsabili della viabilità per conto della Provincia di
Latina. Così almeno in base alla perizia
stilata dal consulente tecnico del Tribunale,
l’ingegnere Mario Scipione, che non attribuì responsabilità all'ufficiale. Secondo
quella relazione, infatti, il 16enne avrebbe
perso il controllo del proprio scooter Scarabeo per via delle scarse condizioni di manutenzione. E
solo dopo si sarebbe scontrato contro la Nissan Almera
Tino guidata dall’ufficiale. Non così per le difese,
avvocati Massimo Signore, Dino Lucchetti e Pasquale
Cardillo Cupo, che invece spiegano la morte del ragazzo
come dovuta al violento impatto con l’auto.
DA LATINA OGGI DEL 13.5.13

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