mercoledì 10 luglio 2013

INFILTRAZIONE CAMORRISTICA NEL SUD PONTINO: LE PROPOSTE A 5 STELLE!






Ma per ottenere la risposta immediata che i deputati del
movimento cercano di avere, dietro sollecitazione dei
colleghi formiani e dell'associazione Caponnetto, vengono fornite anche una serie di proposte concrete. Si vuole cioè avere
una replica chiara, e per la precisione che dovrà essere fornita in
forma scritta, dai ministri interpellati relativamente al piano di
intervento che lo Stato intende attuare per fronteggiare il dilagare del
crimine organizzato che si insidia nel tessuto economico e sociale di
un territorio di oltre 100mila abitanti. «In effetti - si legge nell'interrogazione - oramai il Sudpontino vede la presenza stabile di
pericolosi clan a Formia come i Bardellino, gli Esposito - Giuliano,
i Mallardo, i Moccia, i Casalesi, i Bidognetti, i Fabbrocino. A Gaeta,
importante zona portuale, la presenza di Cosa Nostra è assicurata dal
clan Nuvoletta, mentre a Fondi, l'importante mercato ortofrutticolo
attrae l'interesse della Ndrangheta e del clan Schiavone - Mallardo.
A Itri si conosce la presenza dei clan Mallardo, Fabbrocino e
Schiavone, dediti particolarmente alla speculazione nel settore edile.
Ma è tutto il territorio che va dal fiume Garigliano a Latina ad essere
infestato dai clan di Camorra e Ndrangheta, oramai padroni del
territorio. L'inesistente opera di contrasto messo in atto nella
Provincia di Latina dalle forze dell'ordine locali, impreparate sotto
il profilo delle indagini patrimoniali ad aggredire i capitali illeciti,
oltreché orfane da poco di un valente funzionario di Polizia trasferito
a Napoli, il dott. Tatarelli, ad aggredire i capitali illeciti, è aggravata
dalla mal distribuzione delle esigue forze. Prendiamo la situazione
della polizia di Stato nel Golfo: esistono due commissariati tra
Formia e Gaeta, con spreco di risorse. Sarebbe bene recepire la
proposta dell'associazione Caponnetto di dar vita ad un distretto di
polizia sotto la direzione di un funzionario unico, sopprimendo il
commissariato di Gaeta così da aumentare il controllo sul territorio
per stanare i capitali illeciti. Non di meno avrebbe la sua importanza
affiancare nell'opera di investigazione della Dda di Roma anche le
Procure di Latina e Cassino dotandole di codelega, articolo 51
comma 3 del codice di procedura penale, nella persecuzione di reati

previsti dall'articolo 416 bis».

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