giovedì 11 luglio 2013

SMANTELLAMENTO DELLA CENTRALE NUCLEARE DEL GARIGLIANO: L'ARPAC FORNISCE I PRIMI DATI, MA SI HA LA SENSAZIONE CHE TUTTO GIRI A VUOTO! A QUANDO I DATI ACQUISITI DALLA PROCURA DI SANTA MARIA CAPUA A VETERE?






Dagli accertamenti
compiuti intorno
alla centrale da
parte dell'Arpac è risultata bassa presenza di cesio
137 e cobalto 60, ma c'è
la volontà di conoscere i
piani sicurezza e a tal
proposito sono stati avviati contatti con Prefetture di Latina e Caserta.
Il Comitato antinucleare
del Garigliano, attraverso uno degli esponenti,
Massimo Penitenti, è intervenuto sulle risultanze
del tavolo della trasparenza svoltosi l'altro
giorno a Napoli. «L'assessore regionale campano Romano -ha detto Penitenti- ha preso contatto
con le prefetture di Latina e di Caserta, per essere aggiornato sui piani di
sicurezza, sui quali relazionerà al prossimo incontro che, pur non sapendo ancora la data, già
si sa che si svolgerà a
Sessa Aurunca, su richiesta subito accordata, del
sindaco della cittadina
casertana, Tommasino
«Così saremo più vicini
agli amici laziali- ha affermato Romano- viste
le attività di collaborazione previste. E a tal
proposito, già la prossima settimana, è prevista
un incontro tra autorità
della Regione Campania
e quelle della Pisana, il
cui assessorato è guidato
da Fabio Refrigeri. Questa collaborazione è
emersa anche nel tavolo
dell'altro giorno, al quale
ha partecipato il funzionario regionale Luigi
Fernando Nazzaro».
Nella riunione non si poteva non parlare delle indagini avviate dalla Procura della Repubblica di
santa Maria Capua Vetere. «L'assessore campano Romano -ha continuato Penitenti- ha preso
contatti con la Procura
della Repubblica di S.
Maria Capua Vetere, per
essere aggiornato sull’at -
tività di indagine avviata
all’inizio del mese di dicembre del 2012. Ci detto che gli è stato ufficialmente riferito che l’atti -
vità di indagine non è
stata avviata per motivi
causali, ma solamente
per avere un quadro della
situazione che vede la
Sogin come azienda incaricata dello smantellamento della centrale. Durante le indagini sono
emerse alcune incongruenze per le quali è
stato chiesto il sequestro
della trincea numero 1
sita all’interno dei terreni
di competenza della Sogin; si può immaginare
che tale sequestro sia dovuto per l’e ff e t t u a z i o n e
di rilievi necessari ad appurare che i valori di
monitoraggio effettuati
dalla Sogin siano rispondenti alla realtà. Solamente dopo il dissequestro -ha concluso l'esponente del comitato
antinucleare- l’a zi en da
potrà avviare la bonifica
che tra l’altro attende,
oltre al collaudo per la
specifica destinazione
del “D1”, ormai prossimo, anche l’arrivo dei
macchinari d’opera».

DA LATINA OGGI DELL'11,7,13

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